Coronavirus, in vigore controlli più severi su chi arriva in Italia

Coronavirus, nuove strette. Il ministero delle Infrastrutture comunica: da oggi sono entrate in vigore nuove disposizioni per chi fa ingresso in Italia. 

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Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli (foto di Andreas Solaro, da Getty Images)

Nuova ordinanza e nuovi controlli per gestire l’emergenza coronavirus: da oggi chiunque entrerà in Italia sarà soggetto a controlli più stringenti. E’ quanto confermato dal ministero delle Infrastrutture che comunica le misure contenute in un’ordinanza firmata dalla ministra De Micheli e dal ministro della Salute Speranza. In una nota, il Mit comunica: ”Da oggi entrano in vigore disposizioni stringenti per chi fa ingresso in Italia e scrupolose misure organizzative che devono adottare i vettori e gli armatori, al fine di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Controlli all’imbarco: certificazioni e misure di sicurezza

In sostanza chiunque arriverà nel territorio nazionale sarà tenuto a consegnare all’imbarco una dichiarazione che specifichi il motivo del viaggio. L’autocertificazione dovrà anche indicare luogo di residenza o dimora in Italia dove avrà luogo il periodo di sorveglianza e l’autoisolamento. Inoltre, bisognerà comunicare anche il mezzo utilizzato per raggiungere la residenza e un recapito telefonico.

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Oltre alla certificazione, all’imbarco saranno applicate tutte le misure di prevenzione convenzionali. I vettori e gli armatori dovranno misurare la temperature dei passeggeri prima dell’imbarco.  Se la temperatura supererà i 37,4 gradi, l’imbarco verrà negato. E ancora: i vettori dovranno fornire ai passeggeri le mascherine.

Dopo l’imbarco, non finisce qui

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Ma superato l’imbarco, i controlli continueranno all’arrivo. Una volta giunti in Italia, tutti saranno tenuti “a comunicarlo immediatamente al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio”. In tal modo si sottoporranno a sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per 14 giorni.

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Se in quel frangente sorgeranno sintomi da coronavirus, scatterà l’obbligo di comunicarlo all’Autorità sanitaria. Le prescrizioni sono valide anche per chi entra in Italia tramite mezzo proprio o privato. In sostanza: le limitazioni alla mobilità applicate su tutto il territorio nazionale si sposteranno anche alle frontiere.

 

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