Coronavirus, Lopalco: “Ancora qualche settimana di stretta sorveglianza”

Coronavirus, le previsioni dell’epidemiologo Luigi Lopalco: saremo al sicuro solo quando l’indice dei contagi sarà sotto l’1. E forse ci vorrà ancora qualche settimana di stretta sorveglianza.

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Luigi Lopalco, docente ordinario di Igiene all’Università di Pisa e coordinatore emergenze epidemiologiche della Regione Puglia.

Coronavirus, il professor Luigi Lopalco tira le somme delle ultime evoluzioni e prevede ancora qualche settimana di strette. Il docente ordinario di Igiene all’Università di Pisa e coordinatore emergenze epidemiologiche della Regione Puglia, analizza gli ultimi dati. E afferma che il Paese sarà “effettivamente al sicuro solo quando l’indice di contagio, il cosiddetto R con zero, sarà inferiore a uno, cioè quando una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di una persona, ma è difficile dire ora quando ciò accadrà“.

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Difficile il rilevamento dei contagi e delle morti da coronavirus, anche a causa della scarsità di tamponi. Problemi nella rilevazione comportano anche difficoltà di previsione. Oltre a questo, sono tante le altre incognite per potersi sbilanciare in maniera netta. Quanti sono gli asintomatici? Che impatto hanno realmente nella diffusione del virus? Quando arriverà il picco? Infatti, prosegue Lopalco: “Ci sono ancora troppe incognite e sarà necessaria ancora qualche settimana si sorveglianza stretta dei casi“. Lopalco punta non solo all’individuazione del picco, ma anche all’individuazione del momento in cui i dati inizieranno a dirci qualcosa di più affidabile. Nonostante tutto, però, i dati iniziano a dirci qualcosa: stiamo assistendo a un rallentamento dei contagi. Proprio due giorni fa ha affermato: “I decreti hanno avuto un effetto, sono sicuro già da ora. Lo vedo nella mia regione ma anche in altre regioni che in qualche maniera sono simili alla nostra, per esempio la Toscana. Anche se ha più casi della Puglia, a parità di popolazione, il rallentamento della crescita è evidente”. E aggiunge: “Senza la chiusura non avremmo mai avuto il rallentamento della crescita. In ogni regione avremmo avuto una Lombardia”. Occorre prudenza e attenzione, dunque, ancora per un po’.

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(Foto di Piero Cruciatti, da Getty Images)

E il governo, intanto, sembra d’accordo con la posizione di Lopalco. Proprio in queste ore si fa sempre più realistica l’ipotesi di una proroga di una chiusura totale. I divieti di spostamenti potrebbero slittare di altre due settimane, con la possibilità di alcune deroghe, seppur minime, per le aziende. I provvedimenti presi nella giornata del 22 marzo potrebbero essere prorogati con un Dpcm fino al 18 aprile. Per quanto riguarda la scuola, lo slittamento è sicuro. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha già annunciato: “Sicuramente ci sarà una proroga: si andrà oltre la data del 3 aprile. L’obiettivo è garantire che gli studenti ritornino a scuola quando sarà stracerto e strasicuro che possono tornare: la salute è prioritaria”.

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