Coronavirus. Tutta la Cina si è fermata per onorare i suoi caduti

Tre minuti di assoluto silenzio in tutto il Paese. La Cina si è fermata e inchinata ai martiti del coronavirus. 3.300 vittime. Clacson e sirene hanno accompagnato il momento di cordoglio.

La Cina che è ormai tornata in gran parte per strada, ieri alle 10 (le 4 in italia), ha lasciato tutto ciò che stava facendo per fermarsi a ricordare e onorare i morti di coronavirus. 3.300 vittime i primi 14 martiri caduti in prima linea nell’Hubei lottando contro la pandemia. L’intero Paese s’è raccolto in silenzio per 3 minuti e si sentivano solo più sirene e clacson di auto. Il presidente Xi Jinping e i vertici di Partito comunista e governo, tutti con un fiore bianco sul petto, hanno tenuto una cerimonia alla Zhongnanhai sostando in raccoglimento davanti alla bandiera nazionale cinese a mezz’asta.

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Nuova allerta a Wuhan

I residenti di Wuhan, epicentro del Covid-19, sono stati avvisati sulla necessità di rafforzare «le misure di auto-tutela», restando a casa ed evitando di uscire se non per necessità al fine di scongiurare la ripresa dei contagi. In un comunicato postato sul sito della città, il segretario del Partito comunista locale Wang Zhonglin ha detto che «il rischio di rimbalzo della pandemia resta alto a causa di fattori interni ed esterni». Sono ragioni che spingono a «mantenere le misure di prevenzione e controllo». La città allenterà  lo stop ai viaggi in uscita l’8 aprile.

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