Coronavirus, Oms spiegherà ai Paesi come avviare la Fase 2

Il dottor Mike Ryan ha dato l’annuncio al termine del consueto briefing sul Coronavirus. Intanto 20 tra aziende e istituzioni sono al lavoro per il vaccino.

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Potrebbe essere arrivato il momento che tutto il mondo sta attendendo da qualche giorno. Stiamo parlando dell’applicazione della famigerata “Fase 2” nella gestione dell’emergenza Coronavirus. In ogni parte del mondo si sta combattendo per debellare il Covid-19, che ormai da un mese tiene l’Italia quasi del tutto ferma, bloccata dal cosiddetto lockdown. Ma i dati degli ultimi giorni, con un lento e progressivo miglioramento soprattutto sul piano dei nuovi casi di contagio (in relazione al numero dei tamponi eseguiti) e dei guariti dal Coronavirus, portano a pensare che questa Fase 2 sia prossima.

Anche perchè dall’Organizzazione Mondiale della Sanità fanno sapere che a breve partiranno delle comunicazioni ufficiali. Al termine del consueto briefing a tema Coronavirus, infatti, il dottor Jack Ryan ha fatto capire che ci saranno dei nuovi contatti con i Paesi coinvolti da questa emergenza. Durante queste nuove conversazioni, infatti, dovrebbero essere rese note delle “direttive precise” da applicare per uscire dalla fase di lockdown. E una volta che si uscirà da questa fase di stasi, si potrà passare alla tanto attesa Fase 2, che consiste nella riapertura graduale di alcune attività.

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Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus – meteoweek.com

Di questa Fase 2 aveva dato un cenno il premier Giuseppe Conte, durante la sua ultima conferenza stampa, quella in cui ha reso noto il prolungamento del lockdown fino al prossimo 13 aprile. E dovrebbe essere ancora una volta il capo del Governo, magari proprio nel prossimo incontro con la stampa, a spiegare in cosa consisterà la Fase 2. Si parlerà quasi certamente della riapertura di alcuni aspetti della produttività, soprattutto in ambito industriale. Ma intanto l’Oms non si prepara solo a questa seconda fase di emergenza Coronavirus.

Si lavora anche dal punto di vista sanitario per fronteggiare il Covid-19. E subentra anche un altro aspetto fondamentale, condotto dal Solidarity Trial per riuscire a creare e mettere in distribuzione il vaccino contro il Coronavirus. Sono oltre 70 persone, che lavorano per 20 tra aziende e istituzioni, i partecipanti del programma che serve per trovare cure efficaci contro il Covid-19. Lo ha reso noto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, il quale ha parlato anche di mascherine. “Consigliamo l’uso delle mascherine mediche a chi è malato o si deve prendere cura di una persona malata. Ci preoccupa che l’uso di massa di queste mascherine da parte delle persone possa aggravare la carenza di questi strumenti“, ha dichiarato.

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