Coronavirus, la Perugina dona 90mila uova di Pasqua

È un modo per consentire alle famiglie di non rinunciare alla tradizione pasquale. “Il Coronavirus sta generando distanze e povertà, vogliamo combatterle”, dichiara il manager di Perugina.

Uova-Pasqua-Perugina-coronavirus

La Perugina ha deciso di schierarsi in favore delle famiglie messe in ginocchio dal Coronavirus. E così la nota azienda dolciaria umbra ha messo a disposizione ben 90mila uova di Pasqua. Queste verranno donate alle famiglie più in difficoltà, che a causa della crisi economica causata dalla pandemia non può permettersi l’acquisto di determinati beni. Si tratta soprattutto di un modo per non perdersi una delle tradizioni più iconiche di questa festività. L’uovo di Pasqua è un alimento indispensabile in questi giorni, soprattutto per i bambini.

E allora ecco che ne vengono donate in grande quantità da Perugina, che si occuperà di farli arrivare in centinaia di supermercati in giro per l’Italia. A distribuirli alle famiglie che ne potranno fare richiesta sarà invece la Onlus Banco Alimentare. Verranno distribuiti in forma gratuita all’ingresso dei supermercati. Dunque, tra l’attesa per entrare al supermercato e la possibilità di ricevere alcuni beni di prima necessità, anche un uovo di Pasqua Perugina potrebbe fare capolino in alcuni carrelli.

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Bruno Emmenegger, manager di Nestlè – meteoweek.com

Bruno Emmenegger ha espresso anche a parole la vicinanza di Perugina alle famiglie italiane. Il Business Executive Manager Divisione Dolciari di Nestlé Italiana ha fatto capire che è necessario cambiare faccia durante l’emergenza Coronavirus. “Siamo vicini agli italiani. L’isolamento da Covid-19 sta generando distanza e, per tante persone, purtroppo, povertà. Noi abbiamo la responsabilità di stare accanto a chi è in difficoltà, offrendo loro l’opportunità di non rinunciare ad una delle tradizioni più importanti, come il regalo dell’uovo di Pasqua. Molte volte i piccoli gesti hanno un grande valore emotivo. Se riusciremo, grazie a Banco Alimentare, a portare un piccolo sorriso in queste famiglie, a queste persone, avremo raggiunto il nostro obiettivo. Consapevoli certamente che non risolveremo il problema, almeno riusciremo a donare un piccolissimo gesto di affetto“.

La Fondazione Banco Alimentare Onlus ha espresso a propria volta gioia e gratitudine nei confronti di Perugina. E lo ha fatto attravarso il suo presidente, Giovanni Bruno, che ha commentato l’iniziativa. “Siamo grati a Nestlé Perugina, storici amici che stanno accompagnando da anni il nostro impegno. L’emergenza che stiamo vivendo rende ancora più pressante e urgente lo sforzo non solo di cercare di rispondere al bisogno quotidiano ma anche, come nei prossimi giorni “di festa”, di poter condividere un piccolo ma significativo segno di gioia e di “normalità” soprattutto per i più piccoli e fragili tra noi“.

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