Coronavirus. Toti: a Pasqua nessuno deve venire in Liguria

Giovedì conferenza con i sindaci dei capoluoghi liguri per illustrare il piano straordinario di controlli delle giornate di Pasqua, che prevedono un dispiegamento di polizia stradale e di altre forze dell’ordine, coordinato dalle Prefetture, per scongiurare arrivi extraregione.

Il governatore della regione Liguria, Giovanni Toti, non vuole nessuno nel suo territorio per le festività pasquali, neppure chi “sconsideratamente vorrebbe aprire la seconda casa”. Una regione blindata. “Giovedì – ha spiegato il presidente – organizzeremo una conferenza con i sindaci dei capoluoghi per illustrare il piano straordinario di controlli delle giornate di Pasqua, che prevedono un dispiegamento di polizia stradale e di altre forze dell’ordine, coordinato dalle Prefetture, per scongiurare arrivi extraregione di coloro che sconsideratamente vorrebbero aprire la seconda casa, cosa vietata per legge e gravemente sanzionata dalle autorità con multe salate”. 

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Toti: i sindaci possono chiudere intere zone

Il governatore avverte i sindaci di tutta la Liguria che “possono chiudere intere zone della Liguria per evitare tentazioni. La Protezione Civile può aiutare polizia municipale per controllare. Un weekend di pasqua tranquillo ci aiuterà ancora di più a mantenere trend. I numeri che vi leggo sono persone che stanno in ospedale. Il corretto comportamento aiuta chi sta in prima linea tutti i giorni e evita alle persone brutte avventure anche letale. Eccoli i numeri: I positivi sono 3293, 151 più di lunedì. La percentuale si mantiene nel trend discendente rispetto alla settimana scorsa. “Segno che le misure portano nella direzione giusta, quindi vanno mantenute per un futuro più roseo” – ha detto Toti. “Il fattore di contagio è sceso a R 0.83, meno di un contagiato nuovo per ogni contagiato vecchio”.

 

 

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