Coronavirus, tornano a scendere decessi e contagi in Spagna

Sono 5.756 i casi di contagio da Coronavirus fatti segnare nelle ultime 24 ore. 683 sono invece i morti, con il dato complessivo che ammonta a quota 15.238. 

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Torna a scendere, seppur in maniera tenue, il dato relativo alle persone morte e ai nuovi contagi da Coronavirus in Spagna. Il nuovo bollettino diffeso dal Governo iberico, insieme ai colleghi del quotidiano El Pais, traccia un bilancio leggermente migliore nel Paese rispetto al dato precedente. Resta comunque alto l’ammontare dei nuovi contagi e delle vittime in Spagna, dove i numeri rischiano di diventare peggiori anche rispetto all’Italia, nonostante nel nostro Paese abbiamo iniziato a fare i conti con il Coronavirus almeno un paio di settimane prima.

Il nuovo bollettino parla di 683 decessi in più rispetto alla giornata di ieri. In questo caso il dato è sempre più tragico, visto che in Spagna i morti con Coronavirus hanno superato le 15mila unità. Per la precisione, i deceduti che hanno contratto il Covid-19 sono diventati ben 15.238: solo Italia e Stati Uniti hanno fatto peggio. Anche il numero dei contagi complessivi è cresciuto tanto oggi, anche se in misura minore rispetto a ieri. I nuovi casi in Spagna sono 5.756, con la soglia complessiva dall’inizio dell’epidemia nel Paese che sale a quota 148.220. In questo caso, solo negli Usa si assiste a numeri peggiori.

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Dunque in Spagna sembra essere stato scongiurato quello che, nel Paese, era stato ribattezzato come “V invertita”. Ovvero l’andamento della curva dei contagi e dei morti che aveva raggiunto un mini-picco verso il basso un paio di giorni fa, per poi tornare a crescere ieri. E segue un buon ritmo anche il dato relativo alle persone ricoverate dopo essere risultate positive al Coronavirus. Sono 4.144 i nuovi ricoveri, per un dato complessivo che sfonda il muro delle 50mila unità: per la precisione sono 52.165 dall’inizio dell’epidemia nel Paese.

Il ministero spagnolo della salute ha fatto segnare una discesa giornaliera, negli ultimi due bollettini, nei casi di ricoveri in terapia intensiva. Il problema riguarda la modalità nel report giornaliero, che nelle comunità autonome non arriva in maniera uniforme e spesso lascia delle zone d’ombra. Nel caso delle regioni “statali”, come ad esempio quella della capitale Madrid, i dati sono invece più chiari ed è più facile intervenire. Tanto che negli ospedali madrileni si assiste a una situazione meno complicata a differenza di quanto accade, ad esempio, in Catalogna.

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