Coronavirus: ancora una frode sulle mascherine, stavolta milionaria

Un imprenditore di origini cinesi è stato denunciato dalla Guardia di Finanza. Aveva importato mascherine contro il Coronavirus ma aveva fornito false informazioni sul container.

coronavirus mascherine

Una nuova frode è stata messa a segno in queste ultime ore. E ci sono ancora le mascherine contro il Coronavirus al centro di questa attività di stampo criminoso. A rendersene protagonista è stato un imprenditore di origini cinesi, il quale stava provando a importare nel nostro Paese ben 45mila mascherine. Ma non è tanto il tentativo di far entrare nuovi oggetti di prevenzione contro il Coronavirus a essere contestato dalla Guardia di Finanza, bensì le modalità con cui l’imprenditore asiatico stava per riuscirci.

L’uomo, infatti, ha importato dalla Cina diversi container, con al loro interno le mascherine contro il Coronavirus. Tuttavia, ha fornito alla dogana delle indicazioni false, in cui non stava dichiarando il contenuto del suo carico. Il tutto era fatto per provare a svincolare le merci in maniera gratuita, oltre che per evitare un ulteriore controllo da parte degli agenti. E così è avvenuto il maxi-sequestro delle mascherine chirurgiche, che come detto erano circa 45mila, per un valore commerciale che sfiora il milione di euro.

Leggi anche -> Coronavirus: la Procura Padova indaga sulla morte sospetta di due anziani

Leggi anche -> Coronavirus: Campania, ottavo comune dichiarato ‘zona rossa’

Guardia di Finanza in azione contro i truffatori – meteoweek.com

Le accuse a carico dell’imprenditore che ha provato a portare mascherine anti Coronavirus in maniera illegale sono tante. Si tratta in particolare di contrabbando aggravato, falso in atto pubblico, ricettazione, frode in commercio. Al momento dell’importazione, tra le altre cose, era stata indicata tra le destinazioni delle mascherine la zona di Cuneo. Alcuni domuni del Cuneese, infatti, avrebbero dovuto ricevere il materiale per prevenire il Coronavirus. In ogni caso, solo una piccola parte delle mascherine previste è arrivata a destinazione.

La Guardia di Finanza si è messa all’opera anche per sequestrare oltre 25mila dispositivi. Sulle loro scatole era ben chiara l’indicazione con l’Ospedale di Varese come indicazione, in particolare sono state colpite alcune aziende e privati. Il titolare di questa azienda che ha importato le mascherine contro il Coronavirus è stato denunciato per ricettazione. Il materiale che è stato sequestrato verrà destinato ad alcuni contesti di emergenza che in questo momento hanno carenza di mascherine.

Impostazioni privacy