Migranti, cooperativa di pulizie nel ciclone: 160 irregolari

La Guardia di Finanza di Vicenza ha concluso un’indagine su una cooperativa di pulizie con sede a Marano Vicentino con 162 cittadini stranieri irregolari.

Migranti, cooperativa di pulizie nel ciclone: 160 irregolari – meteoweek

Irregolari dal 2009: una cooperativa di pulizie è nell’occhio del ciclone per aver falsificato i rapporti di lavoro con 162 cittadini stranieri. La Guardia di Finanza di Vicenza ha concluso l’indagine di polizia economico-finanziaria stabilendo che la coop di Marano Vicentino avrebbe evaso le imposte fin dalla sua costituzione e ottenendo per il permesso di soggiorno per quasi 200 cittadini stranieri. I due gestori di fatto della cooperativa, due fratelli marocchini, A.J., di 53 anni e K.J. (43), sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per falsità ideologica, per induzione in errore del pubblico ufficiale rilasciante il permesso di soggiorno; gli altri 160 lavoratori fittizi sono stati segnalati per il reato di immigrazione clandestina e per falsità ideologica in concorso con i titolari. L’impresa era intestata ad un terzo fratello che aveva presentato i Modelli 770 relativi al personale, attestando l’esistenza di centinaia di rapporti di lavoro, senza versare contributi all’Inps per circa 600.000 euro. L’uomo era ignaro di tutto.

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Secondo gli ultimi dati Istat i lavoratori irregolari in Italia risultano 3,7 milioni. Sono peraltro quelli che hanno più risentito la crisi finanziaria al comparire dell’emergenza Covid-19. Centinaia di persone che, oltre a vivere in condizioni critiche rischiano anche di ammalarsi (e quindi di contagiare altri). Sull’argomento la Ministra Lamorgese ha detto: “fin dall’inizio dell’emergenza è stata richiamata l’attenzione degli enti gestori affinchè garantiscano le misure di prevenzione e contenimento nelle strutture, invitando anche a favorire la massima consapevolezza dei migranti sui comportamenti da tenere, con la limitazione degli spostamenti ed i rischi connessi alla diffusione del virus”. “L’attuale fase di emergenza sta incidendo anche sul tessuto economico e sociale e noi stiamo tenendo alta la guardia per scongiurare il rischio di infiltrazioni criminali nella fase di riavvio delle attività economiche: particolare attenzione dovrà essere rivolta verso determinati reati spia, indice di fenomeni di infiltrazioni criminali anche mafiosa, come l’attività estorsiva, l’usura, il riciclaggio”. 

 

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