L’arcivescovo si è recato presso il cantiere del Ponte Morandi e ha benedetto l’opera e gli operai. “Siete la prova che il nostro Paese ce la può fare e ce la sta facendo”, ha dichiarato.
Vigilia di Pasqua al lavoro presso il cantiere per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova. Ormai quasi due anni dopo il tragico crollo e qualche mese dopo l’inizio dei lavori per rialzare quanto era crollato, le operazioni sono tuttora in corso. Il tutto nonostante il Coronavirus avrebbe anche potuto rallentare tutto, sia in termini di uomini presenti sul cantiere sia per altri generi di necessità in questo periodo. Ma i lavori sono continuati e oggi sono stati benedetti anche dalla presenza del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi europei nonchè arcivescovo proprio di Genova.
Una volta giunto sul cantiere, il cardinale Bagnasco ha voluto dare uno sguardo allo stato dei lavori. La ricostruzione del Ponte Morandi di Genova potrebbe essere visto tranquillamente come un simbolo dell’Italia che vuole reagire e vuole rialzarsi, anche dopo la crisi che deriverà dal passaggio del Coronavirus. Ed è proprio questo il messaggio che l’alto prelato ha voluto lanciare agli operai che anche oggi erano presenti al cantiere, facendo anche capire che è forte e costante il sostegno di tutti gli abitanti di Genova e dei cittadini italiani nei loro confronti.
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Il cardinale Bagnasco ha potuto assistere allo stato dei lavori e anche a qualche operazione di tipo tecnico sul posto. Il cantiere di ricostruzione del Ponte Morandi di Genova prosegue, e il cardinale ha espresso la propria gratitudine nei confronti di chi sta lavorando senza sosta da ormai diversi mesi. “Quest’opera sa quasi di miracolo – ha dichiarato il cardinale Bagnasco ai giornalisti presenti – . È emozionante essere qui, in mezzo a voi che siete artefici di questa opera“.
L’arcivescovo di Genova, tra le altre cose, ha fatto capire che c’è grande fierezza in città e in tutta Italia per ciò che sta avvenendo. Il nuovo Ponte Morandi presto rivedrà la luce e potrà tornare a essere operativo, per i genovesi e non solo. E allora ecco che Bagnasco chiude il suo intervento con un bel messaggio. “L’orgoglio non è mai intelligente, la fierezza si. La fierezza delle cose belle che si fanno. Cose belle, utili e necessarie e si fanno insieme. Non è scontato lavorare insieme in modo da poter avere in tempi brevi cose importanti. Voi date la prova che il nostro Paese, il nostro popolo ce la può fare e lo sta facendo“.
