L’ex premier Letta: “Italiani responsabili. A Pasqua multato solo lo 0,02%”

L’ex premier Letta non ci sta e boccia chi punta il dito contro gli italiani. “Il nostro paese non è irresponsabile, non passi questo messaggio. A Pasqua multato solo il 5% dei controllati, in tutto lo 0,02 della popolazione”

Coronavirus, Letta:"Ecco perché Italia rischia l'osso del collo"
Coronavirus, Letta:”Gli italiani sono stati responsabili” (GettyImages)

Italiani responsabili secondo Enrico Letta. L’ex premier, numeri alla mano, respinge con forza la possibilità che a passare sia un messaggio di incoscienza e inciviltà da parte della popolazione. “Chi dice il contrario fa male al nostro paese – spiega in un post – altrimenti vogliamo andarlo a vedere il bilancio di Pasqua? A grandi cifre recita questo: dei tanti controllati è stato multato il 5% che rappresenta meno di 0,02% degli italiani”. Il tweet di Enrico Letta prosegue con una critica velata a chi…critica eccessivamente. “Questi sono i dati. Dopodiché continuate pure a dire che in questa prova siamo popolo di irresponsabili. E farete male all’Italia, oltre a non aver capito nulla degli italiani”.

Soltanto due giorni fa un nuovo intervento. Nel mirino le lunghe code di auto divulgate sui social come segno dell’irresponsabilità degli italiani. “Basta autodenigrazione come sport nazionale. Gli italiani stanno dando da settimane una prova straordinaria di serietà e rispetto delle regole. Se ci sono file è per i tanti e giusti posti di blocco. Chi per un like racconta una storia diversa sbaglia”.

Leggi anche –> Coronavirus, Gallo (M5S): per la Scuola 3 mosse su cui puntare per ripartire

Leggi anche –> Cirielli (Fdi): “Io e la mia famiglia guariti dopo oltre un mese”

L’ex premier Enrico Letta

“Coronavirus da battere? Serve unità nel paese”

Nei giorni scorsi l’ex premier si era soffermato anche sulla forza da mettere in campo per sconfiggere un covid che rischia di mettere in ginocchio l’intero paese. “Dobbiamo dimostrare – le parole di Letta – che una democrazia è in grado di battere un’emergenza, anche imponendo alla popolazioni scelte che restringono temporaneamente le libertà personali.

In Italia tanta gente pensa che le misure non siano corrette – continua il direttore della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi – perché la democrazia ha una difficoltà ad accettare che i leader possano imporre scelte. Soprattutto se non portano a risultati immediati. Siamo motivati solo quando vediamo sfilare le bare a Bergamo, ma quando non vedi quelle immagini non hai motivazioni. Invece c’è bisogno di consapevolezza e responsabilità da parte cittadini. E c’è bisogno di unità nel Paese”, aggiunge Letta che si rivolge in particolare a tre figure politiche: “Cito tre persone in prima fila: Conte, Fontana e Zaia. C’è bisogno di unità intorno a queste persone”.

Impostazioni privacy