Salvini a Di Battista, Draghi? Mio dovere è la salute, poi l’economia

Matteo Salvini risponde alle illazioni del pentastellato Di Battista che “sente odore di inciucio con Draghi”. “Il mio dovere oggi è mettere in sicurezza la salute e poi l’economia”.

Torna a parlare il grillino Di Battista e non manca la risposta di Salvini tirato in causa dal pentastellato. Il leader leghista non si arrabbia neppure, questa volta, ma resta deciso. “Il mio dovere oggi è mettere in sicurezza la salute e poi l’economia. Con Di Battista ragionerei di questo che è oggi, quello che sarà tra sei mesi, un anno, vedremo. Noi abbiamo il dovere di pensare a cosa sarà oggi”. Così Matteo Salvini ha replicato in Tv a Dritto e Rovescio su Rete 4.

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Sul Mes il centrodestra è diviso

Ieri in serata c’è stato un giro di telefonate tra il leader della Lega Matteo Salvini, prima con il Presidente azzurro Silvio Berlusconi, poi con la Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: ma sembra che i dubbi restino. Tra i primi due leader, a quanto si è appreso, s’è registrata la volontà di lavorare insieme in modo unitario sulla lotta all’emergenza, sulla difesa del modello della sanità lombarda sotto attacco dal Pd. Ma restano immutate le distanze sul Mes. Fonti della Lega riferiscono che non ci sarebbe stata assolutamente nessuna pacificazione: ognuno sarebbe rimasto della propria idea, favorevole l’ex premier, contrario l’ex ministro dell’Interno. E’ emersa però la voglia di una tregua, di mettere da parte le polemiche e concentrasi sui temi che uniscono il centrodestra nel lavorare contro l’emergenza sanitaria.

Salvini, azzerare tutte le pendenze con Stato e sospendere le tasse sulle bollette

“La tassa coronovirus? Sarebbe una follia: l’ultima cosa di cui c’è bisogno ora è una nuova tassa”. Lo ha detto ancora a Dritto e Rovescio su Rete4. Per Salvini “c’è il dovere da parte dello Stato che chiude in casa forzatamente delle persone, di garantire, quantomeno, la sospensione dei pagamenti, affitti bollette e versamenti: invece il governo prevede che si paghino tutte le tasse il primo giugno: è inimmaginabile! Noi comunque insisteremo a chiederlo in Parlamento anche la prossima settimana”. “Occorrerà azzerare tutte le pendenze con Equitalia continua il leader leghista – con le Sovrintendenze, con i Comuni, con le Regioni”.

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Salvini, condono tombale 

“Serve un reset totale sulle pendenze e sulla burocrazia. Un condono tombale? Sì e si riparte da capo con le tasse al 15%: un taglio delle tasse deciso o si fa adesso o ci mangeranno i tedeschi “.

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