Cassa integrazione in deroga fino al 31 luglio 2020. La decisione è vicina

In base alle recentissime indiscrezioni, il Governo ha intenzione di prorogare la cassa integrazione in deroga fino al 31 luglio 2020. Ipotesi, oggetto di discussione nel prossimo CDM.

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Cassa integrazione in deroga: come ottenere il pagamento anticipato

L’ABI, il governo e i sindacati hanno sancito un accordo in forza del quale il pagamento CIGD sarà anticipato dalle banche per un importo pari e non superiore ai 1400 euro. E’ opportuno precisare che può essere richiesto il pagamento CIGD anticipato, soltanto alle banche o agli istituti di credito che abbiano aderito alla convenzione. La procedura è semplificata. Basterà, in prima istanza, che il datore di lavoro presenti la domanda Cassa integrazione in deroga Covid-19 all’INPS. Inoltrata l’istanza ad hoc, il lavoratore potrà personalmente recarsi presso la banca convenzionata per richiedere l’anticipo dell’integrazione salariale attraverso la compilazione dello specifico modulo. Il modulo può essere inoltrato anche telematicamente alla banca o all’istituto di credito che abbiano aderito alla convenzione, previa compilazione. Il modulo di richiesta deve essere compilato in ogni sua parte. Il richiedente dovrà indicare i propri dati anagrafici, provare attraverso autocertificazione di versare nella condizione di lavoratore sospeso dal lavoro ed indicare che la propria azienda abbia previamente fatto richiesta del trattamento di integrazione salariale.

INPS-ABI- Sindacati . Convenzioni nell’interesse dei lavoratori

L’ABI, l’INPS e i Sindacati hanno siglato una Convenzione per garantire ai lavoratori sospesi dalle attività lavorative per via dell’ emergenza Covid-19, di percepire un’anticipazione pari a 1400 euro. E’ di pochi giorni fa la notizia diramata dall’ABI, secondo la quale ben il 94% delle banche italiane ha aderito alla Convenzione.

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Da Palazzo Chigi  giungono le prime proposte per rendere la procedura ancora più celere e semplice. Pare che per ottenere l’anticipo il richiedente non dovrà più recarsi presso l’istituto bancario o postale per accertare la la validità del codice Iban, l’operazione, infatti verrà messa a punto da appositi sistemi informatici.

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Ulteriore novità riguarderebbe poi i tempi necessari per l’accredito della somma richiesta. Sembrerebbe che i pagamenti verranno effettuati entro e non oltre trenta giorni dalla domanda. Tempi dunque, dimezzati. Proposte quelle al vaglio, che hanno un unico fine, quello di non lasciare soli i lavoratori in piena emergenza sanitaria.

 

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