Coronavirus, la Bce dà il via libera ai titoli “junk bond”

Il rapporto tra debito e Pil dei Paesi membri rischia di peggiorare dopo l’emergenza Coronavirus. L’Italia e altre nazioni rischiano il declassamento del rating: da qui la necessaria contromisura.

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Che i tempi che stanno per arrivare saranno molto difficili sul piano economico, è una cosa sotto gli occhi di tutti. E la fine dell’emergenza Coronavirus non renderà tutto più semplice, anzi. La pandemia attualmente in corso in tutto il mondo, infatti, acuirà in maniera netta il rapporto tra il debito e il Prodotto interno lordo dei Paesi dell’Eurozona. E non mancano le nazioni che rischiano un nuovo declassamento per quanto riguarda il rating. Tra queste nazioni c’è anche l’Italia, che è però in buona compagnia, visto che Grecia, Spagna, Portogallo e persino Francia rischiano molto.

Per questo motivo, la Banca Centrale Europea starebbe valutando una serie di correttivi per combattere l’emergenza Coronavirus. Un’emergenza che rischia di non essere più solo sanitaria, ma si estenderà anche al mondo finanziario. Per questo motivo, come si legge anche su Il Sole 24 Ore, potrebbe riportare in auge quelli che vengono ribattezzati “junk bond”. Si tratta dei cosiddetti “titoli spazzatura”, sui quali sono stati posti degli ostacoli visto che il loro valore in termini di rating è BBB-. Il più basso livello in assoluto. Per questo motivo, la Bce sta valutando la possibilità di rendere idonei i junk bond.

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La Grecia ha già giovato di alcune eccezioni – meteoweek.com

Al tempo stesso, la Bce sta pensando alla possibilità di ammettere i titoli con rating dal livello di guardia “sub-investment”. Questi verrebbero inseriti tra gli acquisti possibilit nel programma pandemico denominato Pepp. E già questa sera potrebbe arrivare l’annuncio, relativo al via libera per i junk bond. Il Consiglio direttivo della Banca centrale Europea, infatti, si riunirà in conference call per prendere una decisione e di conseguenza annunciarla. Verranno messi dunque a disposizione, in caso di parere positivo, non solo i Titoli di Stato ma anche le obbligazioni societarie. E in un certo senso questo scenario è già stato aperto due settimane fa, quando i titoli di Stato greci furono ammessi come junk bond collaterali.

Per quanto riguarda il programma Pepp, i junk bond potrebbero essere inserito anch’essi al termine della conference call di questa sera. Si tratta di un altro segnale importante per allentare le tensioni provocate nel mercato economico tra i Paesi membri dell’Unione. In questo caso, oltre ai titoli di Stato verranno aggiunti dei corporate bond, già annunciati nelle scorse ore dalla Federal Reserve. E qualora non dovesse arrivare già stasera un’apertura in questo senso, potrebbe comunque arrivare al termine della prossima riunione del Consiglio direttivo, in programma giovedì prossimo. Non sarebbe però la prima eccezione prevista dal Pepp, visto che sempre alla Grecia è stata concessa una deroga per i titoli di debito negoziabili.

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