Castaldo, sul Mes il M5S e Conte non hanno cambiato idea

L’eurodeputato pentastellato Fabio Massimo Castaldo ha confermato, in un’intervista all’ANSA, che il premier Conte e il M5S non hanno cambiato idea nei confronti del Mes.

Il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo ha chiarito la posizione nei confronti del Mes, del M5S e del Premier Conte. Ha sottolineato che entrambi non hanno cambiato idea. Anzi, il Premier ha evidenziato che un governo dell’eurozona per poter accedere al Mes, dovrebbe farsi autorizzare con un voto dal proprio Parlamento.

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Questo chiarimento è stato necessario, secondo Castaldo, per spegnere i commenti di disinformazione alimentati dai due leader dell’opposizione, Salvini e Meloni. Entrambi ogni giorno dalle loro pagine social affermano che l’Italia ha richiesto di accedere al Mes. L’eurodeputato ha spiegato:” Quella sul tavolo europeo è l’istituzione di una nuova linea di credito, sempre e comunque volontaria, per le sole spese straordinarie in ambito sanitario, dirette e indirette”. L’emergenza di questa pandemia ha colpito fortemente il sistema sanitario italiano, che era già debole a causa dei tagli effettuati negli ultimi anni.

Secondo Castaldo ci sono ancora tanti punti da chiarire sul Mes, come le condizionalità legate alla fase di accesso che sembrerebbero essere state rimosse e ancora non c’è la certezza giuridica su come avverrà la restituzione del prestito. L’eurodeputato è d’accordo con Giuseppe Conte sui Recovery bond, che hanno permesso all’Italia di fare un passo avanti: “L’Italia ha saputo svolgere un ruolo da protagonista durante le fasi del negoziato europeo. L’alleanza della solidarietà, vale a dire i nove Paesi europei firmatari della celebre lettera congiunta, ha obbligato i più riottosi, il fronte dei Paesi ‘austeri’ del Nord, ad accettare una soluzione innovativa come il Recovery Fund, che ora deve essere ben definito per ottenere quello strumento ambizioso necessario a scongiurare una recessione senza precedenti”.

Massimo Castaldo vede anche un possibile miglioramento nei rapporti tra i Paesi membri UE dopo il consiglio dello scorso giovedì a Bruxelles: “L’Europa a due, anzi a più velocità nei fatti esiste già. Grazie a pratiche fiscali aggressive e a una vera e propria concorrenza sleale che favorisce l’elusione alcuni paesi corrono già ingiustamente più veloci di altri, in primis l’Olanda. Il Consiglio europeo ha gettato le basi per la prospettiva di un’Europa più solidale, ma la spinta per passare da un paradigma ancorato al liberismo senza freni a un modello imperniato sulla lotta alle diseguaglianze incontra ancora troppe resistenze”.

Sui tempi di uscita per la Fase 2 Castaldo dice che le misure illustrate l’altro ieri dal Presidente del Consiglio sono equilibrate, razionali e graduali perchè avallate dal Comitato tecnico scientifico. Sicuramente non bisogna abbassare la guardia ora ma i dati dimostrano che ogni giorno che passa ci sono meno contagiati e morti. Dovremo convivere con il virus ancora per parecchi mesi e dobbiamo adeguarci a questo nuovo modello di vita ma ne usciremo.

 

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