Il viceministro Sileri: “Ecco le novità su mascherine, scuole e messe”

Il viceministro alla salute Sileri ha approfondito alcuni dei temi più importanti della Fase 2. Dalle riaperture degli esercizi commerciali alle seconde case, passando per le celebrazioni religiose e le attività d’intrattenimento

Pierpaolo Sileri - coronavirus vita normale
Pierpaolo Sileri

Importanti novità sulla fase2 giungono dalle dichiarazioni del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. No alla gita nelle seconde case, sì ai centri estivi per i bambini, sì alle messe tempi lunghi per i cinema. Nel rispondere alle domande, ha chiarito alcuni dubbi su riaperture o meno di diverse attività. Sulla possibilità di andare nelle seconde case in un’altra regione, il viceministro afferma. “All’inizio sicuramente no. Ma le spiego anche la ragione: se tutti si spostano nelle seconde case e si fermano nelle seconde case, cosa succede? Prendiamo una casa in campagna in un paese di mille abitanti che ha il suo medico di base e la sua rete territoriale sanitaria.

Immagini – ha proseguito – che tante persone si spostano in un paesino di mille che diventa di 6 mila. Capisce che va riorganizzata tutta la rete sanitaria ma anche la rete del controllo del territorio. Quindi questo ancora è precoce, questo viene fatto per sicurezza. Però è anche vero che andando avanti le seconde case, soprattutto nel periodo estivo, potranno e dovranno essere usate. E’ molto meglio spendere del tempo in campagna lontano dalla città. Anche lì stai distante e utilizzi gli stessi meccanismi di protezione, che stare in città dove il rischio di contagio è maggiore perché ci sono più persone”.

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Capitolo bar e ristoranti ancora chiusi: i chiarimenti

Sul prolungamento della chiusura di bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti che hanno espresso il malcontento, Sileri commenta: “L’elenco che vediamo circolare in questi giorni ha una estrema variabilità nel settore. Pensiamo ai bar, ai ristoranti, ai pub. Allora, è differente un ristorante che ha i tavoli fuori, che ha i tavoli sulla spiaggia, da un ristorante che ha i tavoli in ambienti chiusi magari con aria condizionata e lì c’è anche il rischio che possa essere ulteriormente trasmesso il virus, almeno un rischio, non è detto che poi sia confermato”.

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Cei - Chiesa esige di riprendere la sua azione pastorale, il governo promette protocolli messe (Getty) - meteoweek.com
(Getty) – meteoweek.com

Confronto in atto su messe e cinema

Riguardo all’ipotesi di una possibile apertura alla celebrazione di messe dall’11 maggio ma solo all’aperto, Sileri commenta: “È una possibilità di cui si sta discutendo, non voglio parlare di possibilità ma di cose concrete. La messa purtroppo ha all’interno delle occasioni di contagio come l’eucarestia”. Su cinema, teatri e sale da concerto, rispetto a cui ancora non vi è un’ipotesi di riapertura, il vice ministro afferma: “Sono stati temporaneamente accantonati – perché lì è maggiore il rischio – ma solo temporaneamente per capire quello che accadrà nelle prossime due o tre settimane. Se tutto andrà bene e non vi saranno riprese importanti di contagio è chiaro che faremo un ulteriore importante passo in avanti”.

La chiusura è dedicata al ruolo delle mascherine. “E’ una difesa per gli altri e per sè stessi nel caso in cui qualcun altro sia infetto ma è più per difendere gli altri nel caso tu sia positivo”.

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