Coronavirus, Italia: a fine maggio 5 milioni di tamponi e test app

Il piano di Palazzo Chigi prevede anche l’aumento dei posti in terapia intensiva e un ospedale Covid ogni milione di abitanti.

Coronavirus, Italia: a fine maggio 5 milioni di tamponi e test app – meteoweek

Importanti novità in arrivo da Palazzo Chigi sul fronte della lotta al Covid-19. In una nota inviata a Piazza Pulita il governo fa sapere di aver previsto l’avvio dalla prossima settimana dell’indagine epidemiologica basata su 150mila test sierologici per capire quanto ha circolato in Italia il coronavirus. Previsti anche ospedali per la battaglia contro la pandemia, strutture annunciate dal ministro alla Salute Roberto Speranza nei giorni scorsi: ce ne sarà uno per ogni milione di abitanti e saranno le regioni a decidere dove arpirli. Riguardo al sistema di tracciamento dei contagiati con la app Immuni, la sperimentazione è prevista a partire dalla fine di maggio. Sui test utilizzati per scoprire la positività al coronavirus, Palazzo Chigi ha detto di aver mandato “alle Regioni 2.7 milioni di tamponi. Ne hanno usati 2.0 milioni. Ne manderemo nei prossimi due mesi altri 5 milioni”. Un piano importante che dimostra l’impegno nel combattere il virus.

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Per quanto riguarda le terapie intensive è stato annunciato: “All’inizio della crisi avevamo 5.179 posti in terapia intensiva. Oggi ne abbiamo 8.407 (+62%). I contagiati Covid in terapia intensiva oggi sono 1.694. Stiamo stanziando risorse per un piano che prevede 3.600 permanenti aggiuntive e altre 4.225 sub intensiva e altre 6.000 area medica pneumologia e malattie infettive“. Grandi notizie anche sul fronte assunzioni: ne sono state fatte 22mila grazie ai provvedimenti presi a partire dall’inizio di marzo. La strada è ancora lunga ma s’intravede una speranza in lontananza. “Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”. Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte rispondendo ad un messaggio. Non tutto quindi è perduto: le aperture potrebbero non voler dire per forza impennata di contagi.

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