Lutto per Jovanotti, l’addio commosso al suo grande amico

Grande lutto nel mondo della musica internazionale. Jovanotti ricorda con affetto e grande cordoglio il maestro Tony Allen, tra i più importanti percussionisti dell’ Afrobeat. A legarli, oltre che una grande amicizia, anche una bella collaborazione artistica.

Jovanotti rimpiange “il più grande percussionista di sempre” 

“Un gigante della musica che pesava una manciata di chili, con le bacchette diventava enorme!”, così Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, descrive il più grande percussionista la mondo dell’ Afrobeat Tony Allen, che è morto a Parigi a soli 79 anni. Musicista molto apprezzato in tutto il mondo, anche per la sua grande umiltà. Con Jova aveva suonato nel pezzo Oh Vita. Un onore che il cantautore italiano non ha mai smesso di ricordare. Tra l’altro è stato anche tra i suoi più apprezzati ospiti del suo strepitoso Jovabeachparty. A ricordare Tony è stato in particolare un suo lungo e accorato post, da poco pubblicato sul suo profilo ufficiale Instagram, dove lo definisce tra le righe “Un maestro del ritmo, uno dei musicisti più importanti di sempre!”. O ancora ama ricordare e descrivere, per chi non lo conosce, “Il groove di Tony, un ponte tra l’Africa Animista e Ancestrale e il Funk. Nessuno restava fermo se lui suonava la batteria!”.

 

Un lungo e accorato post Social per l’amico

“ciao maestro #tonyallen genio del ritmo! ci ha lasciato #tonyallen uno dei musicisti più importanti di sempre. Esiste il ritmo prima e dopo la sua invenzione condivisa con king @felakutiofficial: l’AFROBEAT. Abbiamo suonato insieme, lui è stato fantastico con me, generoso di racconti pazzeschi sugli anni della gloria e su quelli in cui nessuno lo voleva più, poi la rinascita, diventare un mito per generazioni che continuano a scoprire il suo sound e ad attingere a quella fonte sempre freschissima di musica. Era magico. Il groove di Tony è il ponte tra l’africa animista e ancestrale e il funk, nessuno può restare fermo se lui suona la batteria. Un tocco delicatissimo eppure una potenza che sembra un agente atmosferico, un plotone di guerrieri in festa. Un gigante della musica che pesava una manciata di kili, leggero, quasi invisibile fuori dalla sua postazione di re dell’ afrobeat, poi si metteva alle bacchette ed era enorme. Ciao Tony e grazie! ti ascolteremo sempre! (grazie @musicalista_produzioni per averci presentato e creato la possibilità di suonare insieme)”. Questo è il lunghissimo messaggio pubblico che Lorenzo ha voluto dedicare al grande musicista, nonché suo grande amico. Un messaggio che, come è normale che sia, è arrivato dritto al cuore del suoi numerosi fan.

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Un grande maestro e un grande amico

Il post è stato l’altro corredato da una vera e propria gallery fotografica, dove Lorenzo si mostra più volte in sua compagnia. Inoltre, nell’ultimo scatto, si possono notare le mani di Tony intente a suonare la sua amatissima batteria con la sua immensa maestria. Una caratteristica che l’ha portato al successo e ad essere conosciuto – a buona ragione – come uno dei più grandi musicisti a livello mondiale dell’ Afrobeat, sopratutto per quanto concerne le percussioni. In nome del suo talento è stato anche il batterista degli Africa 70 di Fela Kuti e ha poi incominciato a muoversi da solo nel mondo della musica indipendente, collaborando con grandi musicisti del calibro di Damon Alban. Non contento aveva anche formato il gruppo The Good, The Bad & the Queen nel 2006, insieme al già sopracitato Damon Alban, Simon Tong e Paul Simonon. Tuttavia nel nostro Paese è diventato celebre sopratutto per la sua collaborazione con Jovanotti, che non smetterà mai di ricordarlo e di portarlo nel suo cuore.

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