Roma, scoperta e smantellata una finta associazione benefica

Il gruppo agiva con finalità di assistenza a malati, feriti e persone, ma era tutto falso. I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dai Poliziotti della Questura hanno scoperto tutto.

roma guardia di finanza

Agivano in tutta Italia, con il favore delle divise che avevano ottenuto in maniera illegale, illudendo un largo numero di persone. Ma alla fine, come capita a molti truffatori che alla fine risultano fin troppo appariscenti, tutto è finito nel peggiore dei modi per loro. E così, i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dai Poliziotti della Questura della Capitale hanno fermato una finta attività a scopo benefico. Come detto, i membri di questa organizzazione operavano in tutta Italia e avevano la loro sede centrale in una località presso i Castelli Romani, e sono stati scoperti nelle scorse ore.

Sono diversi i reati che vengono contestati ai componenti di questa finta organizzazione benefica. Si tratta di utilizzo di segni distintivi contraffatti nonché di raccolta, detenzione e vendita di uniformi militari senza la licenza. Sono tutti reati che sono stati commessi in violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. L’organizzazione che è stata smantellata a Roma in queste ore aveva pensato proprio a tutto per risultare credibile. La missione che dichiaravano di voler seguire era quella dell’assistenza (ovviamente finta) nei confronti di malati, feriti e persone bisognose, senza scopo di lucro.

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Decine di divise sono state rinvenute – meteoweek.com

E come detto, si erano dati anche una certa organizzazione per riuscire a ottenere la fiducia della gente. Così vantavano una struttura gerarchica tipica delle forze dell’ordine e delle organizzazioni militari, con tanto di comando generale. I membri andavano in giro con divise militari ottenute in maniera illegale, alle quali si aggiungevano i vari fregi, i distintivi e persino le tessere di riconoscimento. Inoltre andavano anche i giro a “recultare” vari appassionati del mondo militare, che venivano abbindolati e indotti a pagare anche una quota di iscrizione annuale a questa associazione, che nel frattempo aveva ottenuto anche lo stato di Onlus.

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Al termine delle indagini, è arrivata la denuncia per tre persone, considerate al vertice di questa associazione. Ufficialmente, i fondi raccolti servivano per attività di beneficenza, perciò sarà necessario anche un confronto con l’Agenzia delle Entrate. Le tre persone finite al centro delle indagini ricoprivano i ruoli di Comandante Generale, Vice Comandante Generale e Generale di Corpo d’Armata dei Corpi Sanitari Internazionali Croce rossa Garibaldina. L’operazione, svoltasi in queste ore, è culminata nell’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo da parte del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.

Inoltre, nel corso di questa operazione svolta in più parti d’Italia, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi fregi e decine di uniformi. Nelle mani delle forze dell’ordine sono finiti tesserini di riconoscimento, fregi, gradi, alamari, onorificenze e bandiere di missione somiglianti a quelle militari, insegne utilizzate per le autovetture dall’organizzazione e palette segnaletiche.

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