India, fuga di gas in un impianto chimico: almeno dieci i morti

Il caso è avvenuto a Visakhapatnam, città della regione dell’India dell’Andhra Pradesh. Si parla di almeno dieci morti e 5mila intossicati, ma il bilancio potrebbe diventare più pesante.

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L’India potrebbe essere al centro di un nuovo disastro causato dall’incuria da parte dell’uomo. Siamo a Visakhapatnam, città che si trova nella regione dell’Andhra Pradesh a sud-est del Paese, dove si è verificata una fuga di gas in un impianto chimico. Un episodio che potrebbe trasformarsi in tragedia, visto che le esalazioni di gas hanno costretto centinaia di persone a essere trasferite in ospedale. E i primi bilanci non sono affatto buoni, considerando il raggio in cui si sono sprigionate le emanazioni di gas provenienti dall’impianto chimico. I numeri, infatti, sono tutt’altro che buoni.

Almeno mille sono le persone costrette al ricovero, in quanto hanno respirato un’aria resa irrespirabile per via del gas fuori uscito dallo stabilimento LG Polymers nella città dell’India. Tra questi, il primo bilancio parla di almeno cinque morti, ma potrebbe trattarsi solo di un inizio prima che la strage diventi completa. La fuga di gas, come rivelano le autorità, si è diffusa tra le 2.30 e le 3 della scorsa notte in India. La diffusione delle sostanze sprigionate dall’impianto chimico incriminato è avvenuta in un raggio di circa tre chilometri. E i villaggi interessati da questa fuga di gas sono almeno cinque.

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La gente cerca di proteggersi dal gas – meteoweek.com

Tra questi i villaggi di Venkatapuram, Padmapuram, e Kamparapalem, che sono considerati tra i più popolati in India. E leggendo alcuni tweet, il bilancio si sarebbe ulteriormente aggravato e interesserebbe ben 5mila persone. Non mancano le testimonianze delle persone che vivono nei pressi dello stabilimento chimico che ha provocato la fuga di gas. La polizia ha raggiunto il punto in maniera abbastanza tempestiva e ha avvertito i residenti per mezzo di altoparlanti e sirene. Poi sono state aperte le porte delle abitazioni per consentire alla gente di allontanarsi per evitare di restare intossicata.

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L’agglomerato che potrebbe essere interessato dalla diffusione del gas dell’impianto chimico interessa ben 5 milioni di persone. E in India si trema nel ricordo di quanto è accaduto ben trentasei anni fa. Nel 1984, infatti, nel Paese si tenne uno dei peggiori incidenti di carattere industriale nella storia. Nella città di Bhopal, nel centro del Paese, ci fu una fuga di oltre 40 tonnellate di gas da una fabbrica di pesticidi. A morire, in quel caso, furono ben 3.500 persone nel giro di pochi giorni, dopo un lungo ricovero in ospedale. Inoltre, le conseguenze di quella fuga di gas fece sì che altre migliaia di persone morirono negli anni a venire.

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