Palermo, ancora un sequestro per il re degli pneumatici

Vincenzo Gammicchia, itolare di diversi punti di vendita e assistenza a Palermo, si è visto bloccare quote per 2 milioni. In passato erano stati posti i sigilli su un patrimonio di 17 milioni.

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Ancora guai in arrivo per Vincenzo Gammicchia, considerato a Palermo il re della vendita di pneumatici. Proprietario di diverse rivendite nel capoluogo siciliano, Gammicchia si è visto sequestrare quote per un valore complessivo di due milioni di euro. Non si tratta del primo caso che lo coinvolge, visto che a novembre dello scorso anno era stato al centro di un maxi sequestro di beni per oltre 17 milioni di euro. La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo è tornata in azione nei confronti del 72enne, che è a capo della sua azienda da diversi anni e dovrà dunque fronteggiare questo nuovo blocco di fondi.

In particolare sono state effettuate indagini e approfondimenti su un consorzio, di cui Gammicchia e i suoi congiunti detenevano formalmente tutte le quote. Stando alla documentazione acquisita, si è venuto a sapere che l’azienda in questione era proprietà dello stesso imprenditore. Per questo motivo, gli agenti della Guardia di Finanza hanno completato l’operazione di sequestro dell’intero capitale sociale e il complesso dei beni aziendali del consorzio. A essi si aggiungono anche i rapporti bancari e le polizze di investimento. E come abbiamo detto, il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a oltre 2 milioni di euro.

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La Guardia di Finanza torna a bussare alle saracinesche di Gammicchia – meteoweek.com

Per quanto riguarda il primo sequestro ai danni dell’imprenditore di Palermo, erano scattati i sigilli nei confronti di ben cinque esercizi commerciali da lui gestiti. Con essi sono state sequestrate anche alcune quote societarie del consorzio di cui sopra. I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo avevano messo le mani anche su 44 conti correnti, 10 polizze vite, due cassette di sicurezza, 11 auto e 25 immobili, fra cui due ville, una in periferia e una nella località balneare di Isola delle Femmine. Il tutto per un valore complessivo che superava i 17 milioni di euro.

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Così com’è accaduto con il maxi sequestro di novembre 2019, anche i beni sequestrati nell’operazione conclusa oggi sono stati affidati a un amministratore giudiziario. A coordinare le indagini sono stati i procuratori aggiunti Marzia Sabella e Sergio Demontis. Sul campo sono invece intervenuti gli uomini della sezione Misure di prevenzione del Gico. Ad agevolare la partenza delle indagini sono stati Vito Galatolo, uomo di spicco del clan mafioso dell’Acquasanta, e il pentito Angelo Fontana. I due hanno rivelato che in un punto vendita di Gammicchia si tenevano anche diverse riunioni tra esponenti dei clan di Cosa Nostra.

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