Mes, Fornaro (LeU): “Vediamo le carte senza pregiudizi”

Il capogruppo di LeU alla Camera Federico Fornaro invita ad analizzare le possibilità del Mes senza pregiudizi. “Sarà il Parlamento a stabilire cosa va attuato e cosa meno, ma dobbiamo analizzare le carte attentamente e senza essere mossi da pregiudizi”

Federico Fornaro (LeU)

Analizzare il Mes e le sue possibilità senza pregiudizi, dice Fornaro, capogruppo LeU alla Camera. Un’apertura alle mille sfumature di una misura complessiva che ha acceso il dibattito delle ultime settimane. “Il Governo italiano – le sue parole – ha fatto un buon lavoro in Europa. Quello che emerge sul Mes rappresenta una concreta risposta a molti dei dubbi e delle riserve sull’utilizzo mirato di questo strumento. Sarà il Parlamento ad avere, come giusto, l’ultima parola sull’adesione dell’Italia alla nuova linea di credito del Mes dedicata alle spese sanitarie. È giusto, però, non fermarsi ai titoli e valutare con grande attenzione tutte le clausole del prestito sia in termini economici sia rispetto agli impegni che l’Italia andrebbe ad assumere.

“Si vedano quindi le carte del Mes sanitario – ha aggiunto – senza pregiudizi ideologici e sempre nella corretta logica dell’interesse nazionale ed economico”.

Apertura da Berlusconi: “Una buona strada per l’Italia”

Se nel centrosinistra giungono aperture anche da partiti precedentemente orientati verso il ‘No’, nel centrodestra è in atto una vera e propria scissione sul Mes. Silvio Berlusconi si è detto soddisfatto per l’accordo raggiunto dall’eurogruppo sul Mes senza condizioni. “È un’ottima notizia per l’Italia”, è il commento del Cav che si gode i risultati del lavoro in seno al Ppe e con i leader europei: “Siamo convinti che soltanto un forte, decisivo intervento dell’Unione europea può darci gli strumenti per uscire da questa drammatica crisi”.

silvio berlusconi mes coronavirus
Silvio Berlusconi

Il fondatore di Forza Italia continua ad assumere quindi una posizione diametralmente opposta a quella degli alleati del centrodestra, alimentando non poche tensioni. Tra l’altro Berlusconi non evita una frecciata alla Lega di Matteo Salvini: “È molto importante che il Mes sia stato approvato esattamente come lo avevamo chiesto noi, superando le resistenze di origine sovranità di alcuni paesi del Nord Europa”.

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Una posizione non particolarmente gradita alla Lega, che ha prontamente replicato con Borghi. “Si va in accelerazioni osannatrici, ci sta”. Il deputato leghista conferma le sue posizioni: “Per noi non ha senso il Mes, sia economicamente che dal punto di vista finanziario. È una cosa pericolosa, infatti gli altri Paesi non lo prendono”.

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