Paolo Bonolis, quarantena in difficoltà: “Soffro di…”

Durante questo periodo di pandemia, Mediaset si è vista costretta a rivedere il proprio palinsesto, accettando di mandare in onda anche repliche di spettacoli come il Ciao Darwin condotto da Paolo Bonolis.

Paolo Bonolis

Una scelta che si è mostrata senz’altro vincente, visto e considerato che pur trattandosi di episodi già visti, il programma con Paolo Bonolis e Luca Laurenti continua a registrare ascolti da capogiro, che puntualmente sconfiggono la concorrenza dei programmi della Rai del sabato sera.

Il successo di Ciao Darwin

Intervistato da TV Sorrisi e Canzoni, Paolo Bonolis si è aperto riguardo gli elementi che sanciscono il successo del suo show, dove a farla da padrone è la grande manodopera necessaria, di episodio in episodio, a rendere tutto sicuro. Non manca, naturalmente, l’apporto dato dall’organizzazione e dal tempo, elemento assolutamente indispensabile per la buona riuscita dell’opera.

Si tratta di una trasmissione molto complicata da realizzare,” ha confessato il conduttore. “ci lavorano più di 300 persone e ogni volta che mi ci metto non faccio altro per sette mesi“.

Una confessione, questa, che svela anche il motivo che si cela dietro l’impossibilità di presentare una nuova edizione di Ciao Darwin ogni anno, come succede invece per molti altri spettacoli. Una pausa tra un’abbuffata e l’altra ci vuole, per non stancare il palato del telespettatore” ha scherzato Bonolis, le cui parole, tuttavia, non sono così distanti dalla realtà.

Perché Ciao Darwin ha grandi ascolti durante la quarantena

Le repliche di Ciao Darwin si sono mostrate una scelta vincente in casa Mediaset. Sono molti gli spettatori che, durante questo periodo di ansie e preoccupazioni, cercano nello show di Bonolis una valvola di distrazione.

Non fare mai mancare la sincerità,” ha detto Bonolis, “Ciao Darwin guarda in faccia le brutture umane che i perbenisti fingono di non vedere”.

Paolo Bonolis e la quarantena

Nel corso dell’intervista Paolo Bonolis ha avuto anche modo di parlare della sua quarantena e di come sta vivendo il lockdown. “Ho una grande casa e una grande famiglia,” ha detto, con onestà.

Paolo Bonolis

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“Lamentarsi sarebbe irrispettoso verso chi è rinchiuso in un monolocale,” ha aggiunto, sottolineando però che anche lui sente la mancanza di alcune cose: “Andare al mare, al cinema, la convivialità di un pranzo al ristorante … soffro di claustrofobia dell’anima”

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