Caso Silvia Romano, Di Maio: “Nessun riscatto”

Secondo il Ministro degli Esteri la liberazione di Silvia Romano non sarebbe legata al pagamento di nessun riscatto in denaro.

Caso Silvia Romano, Di Maio: “Nessun riscatto” – meteoweek

Per la liberazione di Silvia Romano “a me non risultano riscatti, altrimenti dovrei dirlo. Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano?”. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Fuori dal coro su Rete 4. Rimane un dubbio, dunque, se non è stato pagato nessun riscatto per la vita di Silvia Romano, come si è giunti alla liberazione? Una dichiarazione audace quella del Ministro, soprattutto dopo che Ali Dehere, portavoce del gruppo terrorista islamico Al Shabaab responsabile di decine di spaventosi attentati con cui da una quindicina d’anni funesta la Somalia ha dichiarato al quotidiano La Repubblica di non aver maltrattato la volontaria perché aveva bisogno di soldi, soldi forniti dallo Stato Italiano e che serviranno alle milizie per pagare la jihad. Forse se il ritorno in patria di Silvia fosse stato più discreto e meno “ufficiale” la notizia sarebbe passata sotto silenzio ma operata la scelta di costringerla a tutti i fronzoli di stato, arrivare alla notizia del pagamento di 4 milioni è stato veloce. E pericoloso. Ecco perché secondo Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, la ragazza sarebbe vittima del governo: “Pagare il riscatto è una sconfitta. Punto. Se lo fai non lo racconti. Altrimenti è una cosa idiota. A questo punto il governo ha una sola strada.” Secondo la Meloni l’esecutivo italiano deve dare al mondo il segnale chiaro che non è vantaggioso rapire i connazionali. I terroristi e i rapitori di Silvia Romano devono essere stanati casa per casa. “Ecco, spero che l’esecutivo si stia muovendo in questa direzione. Ho già chiesto ad Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir, di attivarsi per convocare Conte e tutti coloro che devono dare risposte precise in merito. Altrimenti abbiamo un problema serio”.

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Silvia Romano: se non è stato pagato alcun riscatto, come si è giunti alla liberazione? – meteoweek

Di punti oscuri sulla liberazione della ragazza, comunque, ce ne sono parecchi: l’operazione portata avanti in silenzio dai nostri servizi di intelligence che hanno però dovuto appoggiarsi agli “aiuti” di altri Paesi. Tra questi ci sono la Turchia, che ha molti collegamenti in Somalia, ma anche il Qatar, dove si è svolta la trattativa finale col pagamento del riscatto (secondo fonti attendibili). L’Italia ha smentito il ruolo determinante avuto dalla Turchia ma ci sono molti indizi che lo dimostrano. Su come sia avvenuta la conversione della volontari non ci sono ancora dati certi: lei ha detto che è stata volontaria e il leader di Al Shabab Ali Dehere ha confermato: “Silvia Romano ha scelto l’Islam perché ha capito il valore della nostra religione dopo aver letto il Corano e pregato”, ha detto non chiamandola mai Aisha, il nome scelto dalla ragazza. Non ha subito nemmeno violenza, dice ancora il portavoce di Al Shabaab: “Abbiamo fatto di tutto per non farla soffrire, anche perché Silvia Romano era un ostaggio, non una prigioniera di guerra. Per noi lei era una preziosa merce di scambio”. Tanti dubbi, una sola certezza: Silvia è finalmente a casa.

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