Bonaccini: ripartire o sarà scontro sociale. Nessuno dica no a miliardi Mes

Bonaccini: ripartire o sarà scontro sociale. Nessuno dica no a miliardi Mes. Il governatore emiliano racconta come si è raggiunta intesa con lo Stato

Bonaccini: ripartire o sarà scontro sociale. Nessuno dica no a miliardi Mes
Bonaccini: ripartire o sarà scontro sociale. Nessuno dica no a miliardi Mes(GettyImages)

Ripartire o sarà scontro sociale. È il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a sostenerlo in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. Dopo l’inizio della pandemia, il presidente emiliano racconta come abbia chiuso immediatamente scuole, bar, ristoranti, jogging. “Ho usato massima cautela nella gestione della pandemia, ma ora credo che, rispettando alla lettera i protocolli, bisogna ripartire“. Il motivo è che “se non proviamo mai, presto dovremmo fare i conti con uno scontro sociale. Ci sono persone che da mesi non lavorano, tengono imprese chiuse e hanno timori per le famiglie”.

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Nel frattempo, l’accordo tra Regioni e Governo è stato raggiunto nella tarda nottata di oggi, 17 maggio. Bonaccini spiega come si è giunti a questo risultato:”Davanti alla proposta di Conte ci siamo detti: “Abbiamo una occasione unica per dimostrare di saper trovare una sintesi”. Poi a un certo punto è arrivato il “lodo Toti”, per tenere tutto insieme. Devo ringraziare i miei colleghi e il governo, e il premier che ci ha messi alla prova. Trovare un’intesa, davanti a tante differenze geografiche e politiche, è stato un bel momento”. 


Per quanto concerne il settore Sanità, secondo Bonaccini “abbiamo avuto la riprova di quanto sia importante una sanità sul territorio, con strutture di assistenza intermedie. Ora voglio vedere chi avrà il coraggio di dire di “no” a oltre 30 miliardi del Mes, a disposizione per investirli nella sanità“. E sull’operato del premier Conte, Bonaccini sostiene che “ha gestito bene la prima fase, ma adesso arriva la parte difficile“. Dal 18 maggio in Emilia Romagna si potrà tornare a passeggiare in spiaggia e gli stabilimenti riapriranno dal 25 maggio. Alla domanda se accoglierebbe Salvini, risponde che “è benvenuto: siamo conosciuti nel mondo per la nostra ospitalità. Credo però che, stavolta, non tornerà a suonare i campanelli“. 

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