La storia di Roberta Marten, un tempo Roberto, che ha trovato nella musica e nell’arte in generale il modo per raccontarsi, perché la sua storia è quella di tanti altri. A raccontarsi a cuore aperto a MeteoWeek è stata proprio Roberta Marten, insieme a Mauro Coruzzi con il quel ha collaborato per la canzone Imbarazzismo. 
Si tratta di un mix di arte, una canzone che tocca l’anima e che ha permesso a Roberta Marten e Mauro Coruzzi, due mondi vicini ma solo apparentemente diversi, chw adesso coesistono in una bellissima amicizia.
Come nasce Imbarazzismo, che vede la collaborazione di Platinette, e che per certi versi ricorda anche parole negative come razzismo ecc…
In realtà è un parolone enorme, difficile, espresso all’interno di una canzone pop facile e con un significato semplicissimo, anche se la parola è complicata. Comunque sia l’imbarazzismo lo possiamo trovare in qualsiasi contesto e situazione, ti pongo un esempio: sei al supermercato, incontri una persona o un cagnolino che magari indossa un cappottino. Cosa succede in quel momento? Quel cagnolino e il suo cappottino hanno catturato la tua attenzione, questo crea già imbarazzismo a quel punto scatta il secondo step è un giudizio che a volte, anzi molto spesso, cade nel pregiudizio che è comunque negativo nei confronti chi ha deciso di mettere quel cappottino al cagnolino.
Imbarazzismo, dunque, sono quella serie di emozioni che esterniamo nel vedere tutto ciò che non troviamo normale.
Si tratta, dunque, di un progetto ambizioso per il quale hai voluto al tuo fianco Mauro Coruzzi che di certo non le manda a dire
Io ho voluto Mauro Coruzzi per questo, rischiando anche… nel senso che mi erano state date diverse opzioni di persone con tra le quali avrei potuto scegliere per questa mia collaborazione, ma Mauro era comunque la persona giusta proprio perché non tele manda a dire e a me piacciono le persone schiette e dirette perché, come bene puoi immaginare, si rivelano le più vere. 
Come hai vissuto il pregiudizio che è stato fatto alla tua persona?
Nonostante il mio percorso non sia stato estremamente difficile, affrontando nel tempo il mio cambio di genere, è chiaro che incontri dall’altra parte delle persone che sono contrariate dalla tua scelta. A un certo punto è seriamente importante accettare e rincorrere la propria identità, perché ‘l’io’ il proprio essere sono importanti per raggiungere il tuo essere… nel momento in cui hai raggiunto questa felicità riesci anche ad affrontare meglio tutto ciò che ne segue dopo.
Quali sono i progetti in vista del 2020?
Siamo in attivo con collaborazione con Mauro Coruzzi, ovvero la rivisitazione di un brano scritto da Battisti e Panella, mi piacerebbe che uscisse a settembre 2020. Nel frattempo, ho scritto un album che mi piacerebbe incidere in più lingue compresa la lingua giapponese, dato che ho strizzato a loro l’occhio grazie a una manifestazione a cui ho preso parte nel 2017 e che era stata organizzata dalla CNN. 
Mauro Coruzzi: ‘La vita è l’arte dell’incontro’
A raccontare il suo punto di vista è stato anche Mauro Coruzzi, in arte Platinette, che dichiarato:
“Minicio Demandais direbbe: ‘La vita è l’arte dell’incontro’. Quello con Roberta è stato un incontro che, non ha solo migliorato la mia vita ma mi ha fatto capire più da vicino che determinati percorsi, per gli altri incomprensibili, per me un po’ più facili da comprendere… sono comunque necessari.
Parliamo di percorsi fatti da quella cerchia di persone che hanno necessità di essere e di aderire alla propria natura, la quale non combacia con quella che il destino ha donato loro. Il destino si può modificare.
Roberta è un’anima che si mette a disposizione del talento per incontrare anche delle pecorelle smarrite, come me, con le quali può avere in comune un determinato territorio ma che in altri ambiti rappresenta un modo diverso.
Leggi anche -> Marco Liorni, fuori onda e microfono aperto | Imbarazzo in studio per la gaffe
Leggi anche -> Platinette, nuova vita dopo il “brutto male”: le FOTO della trasformazione
Imbarazzismo, almeno per me, è una canzone di mescolanza di stili, generi e anche rivendicazione primaria a un genere che è il nostro e non precostituiti. Imbarazzismo è anche un neologismo, una forma di considerazione della realtà e che può lanciare una forma di imbarazzo a chi è fermo sulle sue idee e azzerare così le differenze. Dunque, questa opportunità ci ha permesso di trovare un territorio comunque. Questa opportunità che ni è stata offerta da Roberta è stato il modo perfetto per mettermi in gioco e vedere se ancora oggi ci sto dentro a rischiare e fare di questo uno stile di vita, perché vivendo questo stato di ebrezza ci si può rendere orgogliosi di sé”.
