Bonetti: centri estivi? In arrivo nuove regole per bimbi 0-3 anni

La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha annunciato in una diretta Facebook l’imminente arrivo di un piano con nuove normative da applicare nei centri estivi. Le nuove regole riguardano i bimbi da 0 a 3 anni.

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La ministra per le Pari opportunità e per la Famiglia annuncia: sono in arrivo al Governo nuove normative per i centri estivi riguardanti i bambini da 0 a 3 anni. E’ quanto riportato dalla ministra in una diretta Facebook organizzata da Telefono Azzurro e Vita. Più nello specifico: “Nei prossimi giorni usciranno le indicazioni precise dal punto di vista normativo per i bambini e le bambine da 0 a 3 anni per quanto riguarda le attività estive”. Come fa notare la Bonetti, sembra esser arrivato il via libera da parte del Comitato Tecnico Scientifico. Stando a quanto affermato dalla ministra, una richiesta di intervento da questo punto di vista era già stata inoltrata in data 25 maggio. L’idea era e rimane quella di estendere le linee guida delle attività estive anche alla fascia di bambini tagliata fuori fino ad ora (0-3 anni). Bonetti aggiunge: “E’ arrivata una risposta positiva in tal senso con alcune raccomandazioni e si tratta di formalizzare il tutto rispetto poi alla parte normativa. Era importante, però, questa valutazione proprio per avviare il percorso cercando di allinearlo con il percorso per gli altri bambini che è già previsto, salvo normative regionali, dal 15 giugno”.

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Una fascia d’eta delicata, come sottolinea la Bonetti. Proprio per questo, un’idea di rinnovamento del piano dell’infanzia aleggiava nei piani del Governo già prima dell’emergenza coronavirus. E soprattutto, stando a quanto affermato dalla ministra, il progetto si sarebbe concentrato proprio su quella fascia d’età. “Prima del Covid uno degli obiettivi che c’eravamo dati nell’ambito della riformulazione del nuovo piano infanzia e adolescenza per il nostro Paese era quello di avere un focus particolare sui primi mille giorni di vita“. Anzi, quello che potrebbe sembrare un ritardo nella gestione dell’emergenza è, piuttosto, eccesso di premura. “Abbiamo rimandato l’approvazione delle linee guida semplicemente perché il Cts – ha puntualizzato Bonetti – aveva valutato che proprio questa età richiedesse un valutazione ad hoc rispetto ai bambini più scolarizzati e su questo si è atteso del tempo perché si è arrivati a delle soluzioni”.

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(Foto di Oli Scarff, da Getty Images)

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Sul tema è intervenuta anche la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani, felice dell’accordo ottenuto con il Comitato Tecnico Scientifico: “Abbiamo lavorato per questo con le ministre Bonetti e Azzolina, con la sottosegretaria Zampa, con molti colleghi parlamentari e con gli enti locali. Ora è importante che a questi bambini si consenta di tornare alla socialità sin dal 15 giugno, superando le restrizioni previste nell’ultimo dpcm per i servizi educativi”. In sostanza, è importante il diritto al gioco, ma è importante restituirlo in totale sicurezza. Ora quell’obiettivo sembra in parte raggiunto: “Non è possibile, infatti, affidare bambini così piccoli a strutture che non siano organizzate in termini di dotazioni materiali e di professionalità dedicate. Nelle prossime ore continueremo a lavorare, quindi, affinché, in piena sicurezza, si possa dare a bambini e famiglie una certezza sin dalle prossime settimane. Era un impegno che mi ero assunta e questo primo passo dimostra che siamo sulla buona strada”.

 

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