Clima, a maggio raggiunto il record per la concentrazione di CO2

Clima e concentrazione di anidride carbonica: raggiunto un picco di 417,1 parti per milione, 2,4 in più rispetto al primato di maggio 2019. Dati preoccupanti nonostante l’effetto del lockdown

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(Photo by Kevin Frayer/Getty Images)

A maggio è stato registrato a livello globale, nonostante il lockdown, il record assoluto per la concentrazione di anidride carbonica. La CO2 ha raggiunto un picco di 417,1 parti per milione, 2,4 in più rispetto al picco del maggio 2019. Lo indica l’Organizzazione mondiale della meteorologia, riportando nel dettaglio la misurazione della stazione di osservazione di Mauna Loa alle Hawaii, punto di riferimento nel programma Global Atmosphere Watch.

Ad anticipare la notizia è stato il Guardian. I livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono saliti toccando un nuovo picco. Ma ad allarmare maggiormente gli studiosi è una misurazione così netta nonostante l’impatto dei lockdown e dei cali dei trasporti imposti della crisi del coronavirus.

Senza i blocchi imposti per rallentare la diffusione del Covid-19, l’aumento avrebbe potuto essere maggiore, secondo Ralph Keeling, professore della Scripps Institution of Oceanography. “Le persone potrebbero essere sorprese osservando questi dati – ha sottolineato – ebbene la crisi ha rallentato le emissioni, ma non abbastanza da apparire in modo evidente a Mauna Loa. I dati restano preoccupanti e in aumento rispetto al 2019”.

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Schema delle temperature dal 1800 ai giorni nostri – Fonte greenreport.it

Temperature e caldo: maggio 2020 fa segnare un nuovo record

Intanto, a livello globale, il mese di maggio 2020 risulta anche essere stato il più caldo di sempre con temperature di 0,63 gradi centigradi al di sopra della media dello stesso mese tra il 1981 e il 2010. Nello specifico, le temperature pù alte sono state registrate in alcune zone della Siberia (anche 10 gradi sopra la media), dell’Alaska e dell’Antartide. In Europa la situazione è invece in controtendenza. Maggio ha registrato temperature più basse rispetto alla media, ma con una netta divisione geografica che evidenzia picchi differenti. Lo rileva il bollettino climatico Copernicus Climate Change Service.

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