Ministro Esteri tedesco Maas: “Ammirazione per disciplina popolo italiano”

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas in conferenza stampa a Berlino, incontrando il suo omologo Luigi Di Maio, ha esposto la linea tedesca sulla gestione dell’emergenza coronavirus: “Dobbiamo uscire da questa crisi in maniera congiunta, cercando di appoggiarci vicendevolmente”.

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(Foto di Michael Kappeler, da Getty Images)

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha incontrato il suo omologo italiano Luigi Di Maio e, in conferenza stampa, ha ribadito l’impegno della Germania per un’uscita comunitaria e coesa dall’emergenza coronavirus. “Dobbiamo uscire da questa crisi in maniera congiunta, cercando di appoggiarci vicendevolmente ed essere solidali anche per quanto riguarda la ripresa economica, siamo fermamente decisi a non abbandonare nessuno dei paesi europei. Non possiamo uscire da questa crisi tramite il risparmio”. E il dialogo tra i due Paesi, la riappacificazione dopo qualche momento di tensione, sembra anche l’obiettivo di Luigi Di Maio che ha scelto, come primo viaggio ufficiale dopo il lockdown, proprio la Germania. Una scelta importante e significativa, che non è sfuggita a Maas, il quale ha affermato: “È davvero un grande gesto che come primo viaggio all’Estero tu sia venuto in Germania”, rivolgendosi al suo omologo italiano.

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Anche Di Maio aveva sottolineato su Facebook il tono dell’incontro: pacato, rispettoso e collaborativo. Infatti poco prima di incontrare Maas aveva scritto: “Appena arrivati a Berlino, la prima missione all’estero dopo il lockdown. A breve incontrerò il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, faremo il punto sui flussi turistici e sulle riaperture dei confini nazionali.  Dalla Germania da un po’ di giorni sono iniziati ad arrivare i primi turisti in Italia, a dimostrazione del fatto che il nostro meraviglioso Paese rimane una meta ambita da molti. Con Maas c’è grande sintonia e rispetto. Lo stesso rispetto che l’Italia chiede a tutti i Paesi europei. In questa emergenza serve la massima collaborazione tra Stati.  L’Italia è impegnata a tutelare il proprio Paese e i propri cittadini, senza però discriminare nessuno. E ci aspettiamo reciprocità. Viva l’Italia”.

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(Foto di Michael Kappeler, da Getty Images)

Poi il sostegno di Maas si rivolge a tutto il popolo italiano, rispettato per il suo coraggio nella gestione della pandemia: “Le immagini venute dalla Lombardia ci hanno commosso e fatto da monito per crudeltà che può assumere la pandemia, rispetto e ammirazione per disciplina con cui il popolo italiano ha affrontato la pandemia, è stato fatto un lavoro straordinario in condizioni difficili”. E a confermare il lavoro straordinario fatto nella gestione e nel contenimento del contagio, anche la decisione della Germania di riaprire le frontiere verso l’Italia già dal 15 giugno. Una notizia accolta con simpatia da Di Maio: “Il ministro degli Esteri mi ha comunicato l’intenzione di riaprire i flussi verso il 15 giugno, una scelta di lealtà e trasparenza nei confronti dell’Italia che apprezziamo e che è conforme allo stato di salute attuale del Paese”. Su questo fronte, continua anche il confronto con l’Austria: “Abbiamo modo di permettere al loro Governo di poter avere contezza dei numeri in Italia, rispetto agli ultimi 7 giorni ci sono state 3 nuove infezioni ogni 100mila abitanti, sono dati molto molto incoraggianti”.

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Si spera ora che la riapertura delle frontiere, insieme al pacchetto di misure economiche, possa contribuire a rafforzare l’immagine di un’Europa troppo spesso apparsa affaticata a causa della crisi. E’ lo stesso ministro degli Esteri italiano a ribadire l’esigenza di un’Ue più solida e meno individualista: “Serve un’Europa più forte competitiva che metta all’angolo individualismi e personalismi di pochi, c’è una sostanziale e netta differenza tra il concetto di sovranità e di sovranismo, deleterio anche per gli interessi nazionali dei singoli Stati. Di fronte a questo bivio l’Italia ha già scelto e mi auguro che lo facciano anche gli altri Paesi”. La speranza ora è che il pacchetto di misure economiche proposto dalla Von der Leyen sia passato al vaglio senza troppe resistenze da parte di alcuni Paesi del Nord.

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