Micheal Jordan, donazione milionaria contro il razzismo

La ex stella del basket americano ha donato 100 milioni per i prossimi 10 anni. Michael Jordan si è dichiarato “profondamente rattristato, veramente addolorato e totalmente furioso” per la morte di George Floyd.

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Continuano ad arrivare gesti di un certo spessore, per sensibilizzare il mondo intero nella lotta contro i delitti di stampo razzista. Il recente caso dell’uccisione di George Floyd ha mosso le coscienze in tutto il pianeta. E sono ancora una volta gli esponenti del mondo dello sport a muoversi in prima persona. Se nei giorni scorsi era circolato l’annuncio di Floyd Mayweather, stella della boxe che avrebbe voluto pagare i funerali di tasca propria, in queste ore tocca a Michael Jordan. Il più grande giocatore di basket di tutti i tempi ha deciso di fare un gesto a dir poco eclatante.

Una donazione clamorosa, di ben 100 milioni di dollari spalmati equamente in dieci anni. Questa è la cifra che Michael Jordan, attraverso la sua società, ha deciso di destinare a varie organizzazioni che operano negli Stati Uniti. L’intento di questa spaventosa donazione è quello di aiutare “chi si batte per il raggiungimento dell’eguaglianza razziale, della giustizia sociale e per un accesso più ampio all’educazione”. Come detto, la cifra monstre che verrà donata attraverso la Michael Jordan Brand verrà suddivisa in maniera equa per i prossimi dieci anni, a trance da 10 milioni di dollari ciascuna.

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Nel comunicato con cui è stata motivata la scelta di fare questa donazione, Michael Jordan è stato chiaro in merito alla sua decisione. “Finché il razzismo che si annida nelle istituzioni di questo Paese – si legge nella nota – , impedendo il loro corretto funzionamento, non sarà estirpato continueremo a impegnarci per proteggere e migliorare le condizioni di vita della gente di colore”. Nel comunicato si legge che la Jordan Brand, che si sta muovendo in maniera così massiccia, è da identificare “nella comunità di colore più di un solo uomo”.

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Il manifesto dell’azione intrapresa dalla Jordan Brand, lo si legge nella parte finale del comunicato. “Il razzismo è ritenuto in qualche maniera accettabile. Dobbiamo far capire a tutti, fin dalla più giovane età, che non può invece essere tollerato e l’educazione è al cuore di questo processo. Così mi hanno insegnato, da sempre, i miei genitori”. In questo modo, Michael Jordan fa capire che l’unico modo per debellare questa piaga sociale passa attraverso l’istruzione e l’educazione. “Non possiamo più accettare tutto questo, la morte di George Floyd è il punto di non ritorno. Dobbiamo prendere una posizione forte – si conclude la nota – dobbiamo migliorare come società quando si tratta di questione razziali”.

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