Vacanze amare dopo il Lockdown: aumenti fino al 20 per cento

Le vacanze quest’anno costeranno care. Si registra un forte rincaro dei prezzi. E’ quanto emerge dai dati elaborati dal Codacons.

Cancellation of flights. Sad girl in mask with tickets and suitcase

Rincari in tutta Italia: il Coronavirus

Alberghi, bed and breakfast, negozi, ristoranti prima della riapertura al pubblico hanno dovuto sostenere le spese per la sanificazione dei locali e le spese per garantire il distanziamento sociale. Così i commercianti cercano di “recuperare” quanto speso attraverso l’aumento dei prezzi. Quest’estate, un soggiorno di 10 giorni potrebbe “arrivare a costare fino al 20 per cento in più rispetto allo scorso anno, passando da una spesa a testa da 736 euro a 883 euro”. Un rincaro dei prezzi che potrebbe tradursi un’ulteriore stangata per il settore turistico, già fortemente compromesso.

Antonio Capacchione, Presidente del Sindacato Balneari (Sib) ritiene che gli aumenti fossero prevedibili: “Noi calcoliamo che solo il 20 per cento degli italiani andrà in vacanza e non sappiamo ancora quanti stranieri arriveranno. E cosa succederà? Le strutture che godono di ampi spazi, come quelle venete o romagnole, pur avendo i costi di sanificazione, potranno permettersi di non ritoccare le tariffe. Mentre là dove le spiagge non sono molto profonde, in Salento, Liguria, sulla costa tirrenica, le postazioni si ridurranno del 50%, e per forza ci saranno aumenti”.

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Estate 2020: si predilige l’Italia, ma si registra in calo per  le prenotazioni per alberghi, bed and breakfast e villaggi turistici

Gli italiani hanno ancora paura. Il nuovo Coronavirus ha cambiato le abitudini di milioni di persone. Così se fino all’estate scorsa, si prediligevano i villaggi turistici, oggi si opta per l’affitto di case vacanza. Insomma, al relax estivo non si rinuncia, ma si preferiscono luoghi poco caotici e soprattutto poco frequentati. “Il turista che si rivolgeva di preferenza a mete straniere e quest’anno rimane in Italia opta per la soluzione abitativa rispetto all’albergo per una maggiore sensazione di salvaguardia”. –dichiara  Luca Dondi, analista di Nomisma. Si ipotizza dunque che molti italiani per via dell’aumento dei prezzi, rinunceranno alle vacanze estive. Mentre coloro che potranno permettersele, resteranno Italia, ma scegliendo abitazioni private anzichè strutture aperte al pubblico.

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