Maturità, il dramma degli studenti: isolamento e niente concentrazione

L’83 per cento dei ragazzi che dovranno affrontare la maturità ha difficoltà a concentrarsi. Gli strascichi emotivi della pandemia e del lockdown hanno aggiunto ulteriore tensione nella preparazione.

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Si avvicina sempre di più l’edizione del 2020 degli esami di maturità. E non mancano i problemi, non solo a livello organizzativo per consentire ai plessi di essere in grado di ospitare gli studenti. Il nuovo problema, a dire il vero, riguarda proprio i ragazzi e il modo in cui si stanno avvicinando a questo grande momento dal punto di vista psicologico. Una nuova indagine, condotta su un campione di oltre 10mila studenti e promossa dall’Associazione Nazionale Di.Te., svela un grave problema di fondo. Questo problema riguarda la capacità di concentrarsi degli studenti prossimi alla Maturità.

Il 17 giugno si partirà con il primo step degli esami, ma i ragazzi stanno trovando grandi difficoltà nel prepararsi, sopratuttto dal punto di vista psicologico. E grandi responsabilità si possono trovare negli strascichi emotivi legati al lockdown ordinato per contrastare l’avanzata del Coronavirus. La necessità di seguire un piano di didattica a distanza, oltre all’isolamento che ha privato gli studenti di incontrare amici e compagni di classe, sono problemi non di poco conto. E allora ecco che la corsa verso l’esame di maturità diventa più impervia e ricca di ostacoli del previsto.

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Il problema di scarsa concentrazione riguarda quasi il 50% degli oltre 10mila maturandi intervistati nell’indagine. A sottolineare il problema è stato lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, docente universitario e presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te. “A differenza degli altri anni, questa maturità si sta rivelando molto più complessa per gli studenti che dovranno sostenerla. Sono circolate informazioni contrastanti, che hanno contribuito a creare ansia, agitazione, confusione che si sono aggiunte alle problematiche, diciamo, ‘ordinarie’ pre-esame”.

Stando ai dati che sarebbero emersi da questa indagine, emergono “livelli di ansia superiori al passato e questo avrà certamente delle conseguenze sul vissuto emotivo dei ragazzi”. Il 45% dei maturandi al centro dell’indagine ha ammesso di essere “disperato” mentre prova a studiare per la maturità. Il 47%, invece, “avverte molta tristezza per non aver potuto condividere questo tratto finale con i compagni di scuola”. Ma il dato più allarmante riguarda più del 95% degli studenti, che provano “molta incertezza riguardo alle modalità di esame, anche a causa della preparazione avuta attraverso la didattica a distanza”.

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L’indagine è stata condotta dall’Associazione Nazionale Di.Te. in collaborazione con il portale Skuola.net. Il suo direttore Daniele Grassucci ha provato a dare la propria chiave di lettura dei dati che sono emersi dall’indagine. “L’incertezza sullo svolgimento della maturità, unita alla solitudine dettata dalla lontananza fisica tra professori e compagni, stanno letteralmente facendo esplodere lo stato psico-fisico dei nostri maturandi”.

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