Rischio nuova zona rossa a Roma: isolato un palazzo di 107 persone

A Roma sale la preoccupazione per un nuovo focolaio di coronavirus all’interno di uno stabile occupato nel quartiere Garbatella: 107 persone. L’allarme è scattato alla notizia di un’intera famiglia di origini peruviane contagiata.

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(Foto di Tiziana Fabi, da Getty Images)

A Roma sale la preoccupazione legata a un possibile incremento di contagi da coronavirus. Sale soprattutto a seguito del cluster della clinica San Raffaele Pisana, isolata anche tramite l’aiuto dell’esercito. Ora l’attenzione si sposta a uno stabile occupato in zona Garbatella, 107 persone all’interno. A far salire la tensione è stata la notizia di un’intera famiglia di origini peruviane risultata positiva al Covid. Tre le persone sicuramente contagiate, quindi: padre, madre e figlio.

Già in serata era arrivata la notizia della regione Lazio che, attraverso la nota della Asl, aveva rassicurato: “Nessun focolaio nello stabile di Garbatella. La situazione è attenzionata dalla Asl Roma 2, la famiglia con il minore positivo si trovano già presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Sono stati eseguiti i tamponi e i test sierologici a tutti i presenti della struttura e al momento la situazione è monitorata con la collaborazione delle forze dell’ordine”. Nella comunicazione della regione, infatti, solo il figlio appare positivo al coronavirus.

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(Foto di Tiziana Fabi, da Getty Images)

Poi, però, gli esami a tappeto: tamponi e test sierologici a tutte e 107 le persone presenti nello stabile. Stamattina, inoltre, l’edificio è stato isolato con una pattuglia della polizia di Stato e una dei vigili di Roma capitale. E’ stato predisposto, quindi, l’isolamento per due settimane, stabilendo una nuova zona rossa. Gli abitanti dell’edificio sono stati distribuiti in vario modo: alcuni si trovano in quarantena all’interno dello stabile in Garbatella, altri in alberghi romani predisposti appositamente per i casi di coronavirus. Intanto arrivano notizie ufficiali sul numero di contagiati appartenenti allo stabile: sono “9 i casi positivi riferibili al cluster dello stabile di Piazza Attilio Pecile”.

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Nel frattempo l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato sottolinea: “Oggi registriamo un dato di 16 casi positivi (ai quali si aggiungono 9 recuperi di notifiche) di cui 5 riferibili al focolaio del San Raffaele Pisana di Roma e di questi due sono tecnici del centro Rai di Saxa Rubra che sono contatti dei contatti del caso indice (un paziente del San Raffaele Pisana). A Saxa Rubra è in corso l’indagine epidemiologica e i tamponi”. Il cluster del San Raffaele, già segnalato qualche giorno fa, raggiunge ora un totale di 104 positivi e 5 decessi correlati. A commentare è di nuovo l’assessore: “Bisogna mantenere alta l’attenzione. Oggi senza i cluster avremmo registrato solamente 2 nuovi casi ed è positiva la stabilizzazione nelle province che registrano zero casi e zero decessi con Viterbo che non ha nuovi casi da circa 15 giorni. L’indagine epidemiologica sul cluster San Raffaele Pisana viene eseguita a ritroso a partire dal 1° di maggio e la Asl Roma 3 sta chiamando i pazienti dimessi dalla struttura presso i drive-in (aperti anche domani) per effettuare i test sierologici”. Poi però arrivano le rassicurazioni: il focolaio “è sotto controllo e sembra rallentare e sono in corso le operazioni per trasferire 64 pazienti dai reparti di medicina e riabilitazione cardiologica e respiratoria presso strutture ospedaliere”. Intanto, l’attenzione rimane alta, e si cerca di proseguire con il tracciamento: si continua, infatti, con i test sierologici su sanitari e forze dell’ordine. Intanto, un altro dato positivo: i guariti hanno più che triplicato gli attuali positivi, ora a quota 5.779.

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