Rubano identità a giornalista e prendono prestiti per 100 mila euro

Brutta sorpresa per un giornalista televisivo: un gruppo di cyber criminali ha rubato la sua identità per ottenere prestiti da oltre 100 mila euro da diverse società finanziarie. L’indagine è partita dalla denuncia della vittima.

hacker - giornalista identità prestiti
foto di repertorio

Un gruppo di hacker è stato individuato e bloccato dalla Polizia di Stato a seguito delle ultime indagini partite da una segnalazione effettuata da un giornalista televisivo, che si sarebbe visto rubare la propria identità e aprire a proprio nome ben tre finanziamenti dal valore di oltre 100 mila euro.

Secondo quanto si apprende, infatti, lo scorso anno l’uomo avrebbe scoperto suo malgrado di aver attivato – e questo a sua insaputa – alcuni prestiti da ING Direct, Findomestic e Agos, di cui uno da 50 mila e due da 25 mila euro. Data la situazione, il giornalista avrebbe denunciato il fatto alla Polizia Bologna, che dopo gli accertamenti disposti dal pm Nicola Scalabrini, avrebbe lavorato insieme al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma per risalire agli autori del cyber crimine.

LEGGI ANCHE: Polizia intercetta e sventa traffico internazionale di auto di lusso rubate

LEGGI ANCHE: Conti correnti, aumento di depositi per oltre 50 miliardi: le ragioni del boom

Denunciati 3 pregiudicati, il gruppo operava in tutta Italia

Da quanto è emerso dalle indagini, pare che le somme di denaro fossero state dapprima convogliate su un unico rapporto bancario, dopodiché suddivise in altri tre conti correnti intestati a terzi. Ultimo passaggio, poi, è quello che ha visto queste ingenti cifre venire monetizzate attraverso prelievi agli sportelli ATM, oppure anche con diverse puntate nelle sale scommesse di Roma, Firenze e Livorno.

Il gruppo di hacker, che aveva sviluppato una rete di illeciti online su tutto il territorio italiano, era riuscito ad ottenere le copie informatiche dei veri documenti di identità del giornalista (tra cui la busta paga falsificata e altra documentazione personale), accedendo abusivamente negli account della vittima. Come viene riportato, però, la riproduzione dei documenti era stata falsificata, sfruttando cioè la foto di un’altra persona.

hacker - truffa online
foto di repertorio

A permettere agli inquirenti di risalire all’identità dei criminali informatici è stato un apposito programma informatico di riconoscimento del volto (S.A.R.I.), che ha permesso di identificare un pregiudicato partenopeo di 63 anni residente a Roma. Da lui è stato possibile risalire a tutti i movimenti messi in atto per attivare i finanziamenti fraudolenti, così come anche agli altri componenti della banda: un romano di 31 anni ed un piemontese di 47, anche loro pregiudicati. Nel mirino, però, sono finiti anche un 63enne di Firenze e un 44enne di Livorno, rei di aver fornito il proprio rapporto di conto corrente al fine di ricevere le somme.

LEGGI ALTRE NOTIZIE DI CRONACA: CLICCA QUI

Alla luce di quanto emerso anche grazie alle perquisizioni domiciliari, tutti gli indagati sono stati denunciati per concorso nel reato di accesso abusivo a sistema informatico, sostituzione di persona e truffa. Al giornalista, invece, le società creditizie non hanno preteso la riscossione del debito derivante, dato che è rimasto inconsapevolmente vittima di una grave frode informatica.

Impostazioni privacy