Caso Sissy Trovato Mazza, ex detenuta accusata di calunnia: “Sesso e droga nel carcere”

Nuovi sviluppi sul caso della morte di Sissy Trovato Mazza, agente penitenziaria trovata morta nell’ascensore dell’ospedale di Venezia nel novembre del 2016: una ex detenuta è stata accusata di calunnia.

Sissy Trovato Mazza - ex detenuta accusata di calunnia
l’agente Maria Teresa Trovato Mazza, soprannominata “Sissy”

Secondo quanto si apprende, la Procura di Venezia ha chiesto il rinvio a giudizio per calunnia nei confronti di un ex detenuta della Giudecca, che si sarebbe espressa in merito alla morte di Sissy Trovato Mazza.

L’ex detenuta, infatti, avrebbe rivelato nel gennaio scorso di alcuni episodi a suo dire importanti per il caso, dato che avrebbe raccontato di come una guardia carceraria possa essere ritenuta responsabile dell’uccisione dell’agente Trovato Mazza. Si ricorda, infatti, che la donna era stata ritrovata in fin di vita con un colpo di pistola alla testa nel novembre 2016, con una ferita che l’ha portata a trascorrere due anni di agonia fino al giorno della sua morte, avvenuta nel gennaio 2019.

Sesso tra agenti e detenute: “ecco perché Sissy Trovato Mazza è stata uccisa”

Secondo quanto viene riferito dai quotidiani locali, la pm Elisabetta Spigarelli era da diversi mesi alla ricerca di conferme sui sospetti lanciati dalla ex detenuta della Giudecca, ma non trovando nulla di rilevante nel corso delle indagini, ha ora chiesto il rinvio a giudizio della donna.

Sarebbe stata proprio l’ex detenuta, però, ad indicare al comandante l’ipotesi di omicidio, tanto da aver rivelato come l’agente Sissy sia stata uccisa perché a conoscenza di alcuni giri di droga in carcere e dei rapporti sessuali tra le detenute e gli agenti. In particolare, la detenuta averebbe puntato il dito contro una guardia che avrebbe già picchiato la vittima in passato. L’agente, spiega la donna, avrebbe agito su mandato dei vertici del carcere, gli stessi che ritenevano quella di Sissy una presenza scomoda.

Sissy Trovato Mazza

La detenuta ha poi raccontato di aver visto la guardia incriminata in evidente stato di shock lo stesso giorno dell’aggressione di Sissy, e di averla sentita dire a una collega “che alla 28enne ci avrebbe pensato lei”. Sempre secondo le ricostruzioni dell’ex detenuta, l’assassina di Sissy le avrebbe persino chiesto, implorandola, di non parlare di quanto accaduto.

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Una pista, questa, che in realtà era già stata vagliata dalla Procura, ma successivamente ritenuta insussistente. Il caso delle morte di Trovato Mazza, infatti, è stato bollato come un episodio di suicidio, tanto da esserne richiesta l’archiviazione. La donna sarà ora sottoposta a processo, e verrà interrogata sul perché si sia fatta viva dopo due anni dall’accaduto. E a decidere di sospendere o meno le indagini, dunque, sarà l’udienza programmata per il 23 luglio, anche se – sempre come riferiscono le fonti locali – la famiglia di Sissy spera in un prosieguo da parte delle autorità.

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