Padre uccide gemelli e si suicida: “Non ci credo, Mario Bressi era una persona squisita”

Dopo la tragica morte dei due gemelli strangolati dal padre Mario Bressi, poi suicidatosi, emergono le prime sorprendenti testimonianze sulla figura dell’assassino: “Non ci credo, persona squisita, e quei due ragazzini poi, un amore”.

gemelli uccisi mario bressi

Mario Bressi, 45 anni, si è tolto la vita dopo aver ucciso i suoi due figli, gemelli. Prima del suicidio, un messaggio su Whatsapp rivolto alla moglie: “Hai rovinato la nostra famiglia”. E’ quanto avvenuto in Valsassina, in provincia di Lecco. L’uomo, dopo aver assassinato Elena e Diego a Margno, luogo in cui trascorrevano le vacanze estive, si è lanciato dal ponte della Vittoria di Cremeno. Poi l’allarme, scattato sabato mattina alle 9. Intanto l’autopsia sui due corpi è stata prevista per martedì. Ciò che ci si aspetta dall’esame è di scoprire le dinamiche che hanno portato alla morte dei due dodicenni. Più in particolare si cercherà di comprendere se i due bambini siano stati sedati e quale sia l’orario del decesso. Nel frattempo proseguono le indagini anche sul computer dell’impiegato di Gessate, padre dei gemelli. L’indagine collaterale tenterà di stabilire la presenza o meno di premeditazione. All’origine del gesto, probabilmente il rancore legato alla decisione della moglie di chiudere il matrimonio. Un rancore confermato da quel messaggio: “Hai rovinato la nostra famiglia”.

LEGGI ANCHE -> Dal primo luglio aumento buste paga per 16 milioni lavoratori

gemelli uccisi mario bressi

Intanto, si cerca di ricomporre i pezzi della tragedia anche attraverso le testimonianze di conoscenti e amici, tutti sconvolti dal gesto di Bressi. Così commentano, infatti, gli amici storici a Gorgonzola: “Mario? Uno cresciuto tra l’oratorio e la compagnia in gelateria. Mai una parola fuori posto. Niente”. Bressi era nato proprio a Gorgonzola, passando la gioventù tra oratorio e partite di calcio. Poi si era trasferito a Gessate, dove aveva acquistato una casa già prima del matrimonio. Proprio in questi due luoghi, al dolore per la morte di quei figli “adorabili, vispissimi, intelligenti”, si aggiunge il carico dell’imprevedibilità del gesto, da parte di un uomo che è “davvero l’ultima persona al mondo da cui ci si poteva aspettare una cosa simile”.

LEGGI ANCHE -> Femminicidio: uccide la moglie a coltellate e tenta il suicidio

L’uomo era cresciuto nella gelateria di quartiere, reduce da una gioventù fatta di tornei di calcetto, “mai un atteggiamento scomposto, mai una lite con nessuno, arbitro o avversari”. Poi il trasferimento a Gessate con Daniela, la moglie, dove anche i vicini di casa riportano la stessa impressione: Mario era un uomo “amorevole” con i gemelli, presente e felice di passare del tempo con loro. Lo stesso uomo che all’improvviso ha tolto a Daniela i suoi figli, e che ha portato un vicino di casa a raccontare sconvolto: “Stanotte ho sentito dei rumori sordi, non capivo. Poi questa mattina presto ho sentito delle urla e sono uscito. Ho fatto la rampa di scale e ho visto la madre dei ragazzini che urlava disperata. Anche gli uomini della Croce rossa piangevano”.

Impostazioni privacy