Salvini dopo gli scontri: “tornerò a Mondragone, non ho paura”

“I violenti arrivati a Mondragone non ci spaventano e non ci fermeranno, il mio avversario in Campania è la camorra”, queste le parole dell’ex ministro dell’Interno contestato ieri a Mondragone.

 Il leader della Lega aveva dovuto interrompere il comizio a causa dei protestanti.Nonostante quindi 200 uomini delle forze dell’ordine che avevano cercato di placare la folla, il raduno a Mondragone si è interrotto. Salvini chiude così la sua due giorni in terra casertana. Alcuni teppisti dei centri sociali e io penso alcuni altri mandati appositamente dalla malavita per far casino hanno impedito la nostra proposta ma ci torno. Io sono testone, non sono quattro scemi che lanciano sassi a impedire la voglia di cambiamento”, ha sottolineato Salvini al termine del comizio. Afferma infatti di voler tornare a breve in città, in modo più controllato e riservato. Infine torna a parlare dei problemi legati alla camorra in Campania, all’importanza delle forze dell’ordine sul territorio e al piano messo in atto per la questura passata da 3.740 agenti a 4.332, tra cui 690 i militari impegnati per Strade Sicure. Salvini poi continua a parlare dei soldi stanziati con la cosiddetta norma “spazza-clan”, che aveva portato all’assunzione 53 agenti della Polizia Municipale e di diverso personale all’interno dei tribunali.

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Ancora numeri sulla Campania ma la città non lo accetta

“I violenti arrivati a Mondragone non ci spaventano e non ci fermeranno”. Continua. Il leader della Lega afferma poi di aver riportato la presenza dello Stato sul territorio, facendo diminuire drasticamente la criminalità. Nel primo trimestre 2019, con la Lega al governo, in Campania si registrava un calo del 9,4% dei reati rispetto al primo trimestre 2018. In particolare, -11.5% a Caserta. Così, sottolinea, lamentandosi delle proteste ricevute appena aperto il suo comizio. I dati sono stati forniti anche sui migranti : “in tutta la Campania erano 15.227 al 13 maggio 2018, scesi a 9.833 al 13 maggio 2019 con un calo del 35,64% (in particolare, -28,58% a Caserta)”, continua ancora Matteo Salvini. In poche parole le accuse ricevute non sono state gradite ma sicuramente dovrà tenere conto che esiste una parte consistente della Campania che non la pensa affatto come lui.

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