Favorivano prostituzione e immigrazione clandestina, otto gli arresti

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili di aver costituito due organizzazioni dedite alle attività illecite

otto arresti Operazione contro due organizzazioni dedite al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e allo sfruttamento della prostituzione

Gli agenti della Squadra Mobile di Roma, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Roma su richiesta della Procura capitolina, nei confronti di 8 persone. Queste sono ritenute responsabili di aver costituito due distinte organizzazioni, composte e dirette da cittadini brasiliani e italiani, che favorivano l’immigrazione clandestina e l’induzione, lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione di cittadini sudamericani.

Leggi anche -> Arrestato per bancarotta l’imprenditore Giancarlo Buontempo

Le indagini

Le indagini sono durante due anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le due organizzazioni operavano nei quartieri Prenestino e Testaccio. Erano entrate in contrasto tra di loro per il predominio territoriale della zona di via Longoni, a Colle Prenestino, tanto da iniziare una vera e propria guerra basata su minacce e violenze fisiche. Dalle indagini della Squadra Mobile di Roma è inoltre emerso che gli arrestati reclutavano numerosi brasiliani per farli prostituire e ne favorivano la permanenza sul territorio nazionale, mettendo a loro disposizione appartamenti, affittati in nero con contratti fittizi intestati agli stessi indagati o a prestanome e provvedendo direttamente al pagamento delle utenze necessarie.

Leggi anche -> Traffico rifiuti, arrestato per la terza volta in soli due anni

La denuncia

L’indagine è partita in seguito alla denuncia di un giovane cittadino brasiliano, che era riuscito a fuggire dall’abitazione che condivideva con altri che, come lui erano costretti a prostituirsi dal capo dell’organizzazione.

Impostazioni privacy