Pizzaiolo minacciato per i rumori nel suo locale: “Chiudi o spacco tutto”

La presenza di tanti ragazzi nei pressi del locale infastidisce un signore di mezza età che si presenta minaccioso: “Chiudi o spacco tutto”. I clienti difendono il titolare

(Foto di Archivio) – meteoweek

I giovani nei pressi del locale, una sera come tante. Poi la rabbia e l’aggressione fortunatamente solo sfiorata per rumori troppo forti, riconducibili agli stessi ragazzi presenti nei pressi dell’attività. La Pizzeria Tomei, nel Livornese, piazza Bartolommei è zona di movida. “Tana” di tanti ragazzi e ragazze livornesi. “Ora basta, o chiudi o ti mando i Nas. Se continui ti spacco il locale”. Gagliardo Gurrieri, titolare dello storico locale, si trova di fronte un uomo di mezza età. È infuriato.

“Stavo facendo i dolci, come ogni sera. Non me lo aspettavo – racconta Gurrieri a Il Tirreno – e in un secondo mi sono visto davanti quest’uomo, arrabbiato per i rumori dei ragazzi. Se l’è presa con me, come se fosse colpa mia. Non mi diverto a stare ore a infornare e sfornare, ma lo faccio perché devo vivere. E con la chiusura dettata dal coronavirus la situazione è critica. C’è bisogno di lavorare, ora più che mai”, spiega. Ma le parole grosse continuano a volare dentro la pizzeria Tomei. Nonostante l’atteggiamento pacifico del proprietario. L’uomo che urla con fare tutt’altro che amichevole è un residente della zona.

“Dopo alcuni minuti che l’uomo era andato via ho deciso di chiamare i carabinieri – dice ancora il titolare di Tomei –, perché avevo paura che ritornasse. Magari armato di cattive intenzioni”. Attimi di tensione, con la situazione che si fa sempre più pericolosa. Tanto che i ragazzi all’esterno del locale decidono di intervenire e di schierarsi dalla parte del titolare. “Hanno detto all’uomo di smetterla, che io stavo solo facendo il mio lavoro e che non era giusto vomitarmi addosso offese e minacce. Mi ha fatto piacere che mi abbiano difeso. Io con i giovani che frequentano la pizzeria ho un ottimo rapporto – prosegue Gagliardo – alcuni chiedono addirittura una foto con me. Li tratto con educazione, mi piace parlare con loro”. Ma non tutti i residenti di Antignano digeriscono la movida. In parecchi lamentano urla e rumori molesti fino a tarda notte.

“Valuterò la chiusura anticipata ma vorrei lavorare”

Gagliardo Gurrieri vorrebbe scongiurare la chiusura anticipata per mettere da parte l’episodio ed eventuali bis. “Vedrò se anticipare la chiusura, ma non sono io il problema. I ragazzi qui ci stanno bene, al di là che la pizzeria sia aperta o chiusa. Mi dispiace che quel residente se la sia presa con me in quel modo”, continua il titolare di Tomei. L’arrivo dei carabinieri calma le acque e riporta la situazione alla normalità. Il giorno dopo, Gagliardo è ancora dietro il bancone a lavorare.

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“È stato un brutto episodio – dice ancora a Il Tirreno – ma non voglio problemi. Posso anche capire la rabbia di chi non sopporta la presenza dei giovani e le loro voci fino a notte inoltrata. Per me è tutto come prima, diciamo che si è trattato di una parentesi spiacevole. Ci tengo solo a precisare – conclude – che lavorare è guadagnarsi da da vivere. Quando sto aperto, ci sto per poter lavorare, non per divertimento”.

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