Respinta la causa intentata da General Motors contro Fca

Sono finiti in carcere, nell’ambito di un’indagine per corruzione, nove leader sindacali. Nella causa, GM ha dichiarato, che Fca aveva ottenuto contratti migliori, rispetto ad altre case automobilistiche, corrompendo dei funzionari sindacali.

Respinta la causa intentata da General Motors contro Fca

L’azione legale di General Motors contro Fca è stata respinta da un giudice federale di Detroit. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

Sono finiti in carcere nove leader sindacali e di Fiat Chrysler, nell’ambito di un’indagine per corruzione. GM, nella causa, ha affermato che Fca aveva ottenuto contratti migliori rispetto alle case automobilistiche concorrenti, tra il 2009 ed il 2015, pagando delle tangenti a rappresentanti del sindacato. Per contro, le spese di manodopera di GM, avevano fatto crescere i costi dell’azienda di miliardi di dollari.

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La decisione del giudice Borman

Con una decisione lunga 30 pagine, il giudice distrettuale americano, Paul Borman, ha archiviato la causa. “I costi di manodopera di GM non erano superiori a quelli che sarebbero stati quelli di Fca senza il pagamento delle tangenti” questo quanto scritto dal giudice. “In altre parole, i lavoratori della FCA iscritti al sindacato sono stati le vittime dirette delle tangenti perché sono stati pagati di meno e GM ha subito solo un danno competitivo indiretto”.

“Siamo in disaccordo” con la decisione della giustizia e “perseguiremo nostre vie legali. Ci sono abbastanza prove che le tangenti multi-milionarie hanno causato danni diretti a General Motors”. Ha fatto sapere GM.

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