Migranti, ancora tensione in Calabria: schierato l’esercito ad Amantea

Ad Amantea, in Calabria, è salita la tensione a causa dello sbarco di 13 bengalesi positivi al coronavirus, che ha già causato diversi scontri e blocchi stradali. Proprio per questo è stato predisposto l’intervento dell’esercito, con il compito di presidiare la struttura che ha accolto gli stranieri.

esercito
(Foto di Tiziana Fabi, da Getty Images)

Amantea, in Calabria, ha conosciuto nelle ultime ore un crescendo di tensioni, tra blocchi e scontri, che ha portato all’ultima drastica decisione: il dispiegamento dell’esercito. All’origine di tutto ci sarebbe lo sbarco di 13 migranti bengalesi positivi al coronavirus, facenti parte dei complessivi 28 salvati dal Mediterraneo. Dopo diverse proteste e sit-in da parte dei cittadini locali, è arrivata la decisione della prefettura di Cosenza. Probabilmente l’esercito avrà il compito di presidiare la struttura di accoglienza in caso di ulteriori e più gravi disordini. La decisione è stata presa al termine di una riunione estesa anche alle forze armate. Da quel momento, le pattuglie sono state schierate a difesa dello stabile, anche, probabilmente, per gestire gli ingressi e le uscite, strettamente sorvegliati. L’autorizzazione al transito dall’interno all’esterno e viceversa è stata attribuita esclusivamente a medici, infermieri e personale autorizzato. Una situazione di tensione già iniziata ieri sera, dopo un’intera giornata di presidio spontaneo, al seguito della quale la situazione sembrava essersi calmata. Ma il pericolo di ulteriori contrasti sembra sempre dietro l’angolo.

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Amantea - protesta contro migranti
foto via Il Quotidiano del Sud

Dal canto loro, i manifestanti ribadiscono: “Non si tratta di una protesta contro i migranti. Amantea è stata ed è ad oggi una terra di accoglienza che vive di turismo soprattutto nel periodo estivo”, sostengono. Ma a commentare la vicenda, dall’altro lato, è anche il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito: “Se è un dovere organizzare l’accoglienza dei minori non accompagnati, tutti ragazzi fra i 13 e i 15 anni che hanno negli occhi la tristezza della fuga dalla propria casa, il dolore per quello che hanno visto e la paura per il futuro, lo fai al meglio e basta“. Secondo il primo cittadino è possibile tutelare i migranti senza “generare alcun pericolo per i cittadini e i turisti, facendo attenzione a non abbandonare nemmeno per un istante la preoccupazione di garantire il pieno rispetto della dignità di questi esseri così fragili”. Poi ancora: “Sappiamo che dobbiamo farlo, perché è nostro dovere di uomini farlo”. Sul tema anche la governatrice forzista della regione Calabria, Jole Santelli, che al contrario commenta: o si provvederà all’invio di “navi lazzaretto” o “non esiterò a vietare gli sbarchi“. Fa eco anche il leader della Lega Matteo Salvini: “Porti spalancati, immigrati positivi al virus ma italiani sotto controllo e minacciati di restare in stato di emergenza fino a Capodanno”. E ancora: “Ci sono decine di nuovi casi di immigrati positivi al virus, questo governo mette in pericolo l’Italia”.

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