Ragusa, sono 11 i migranti positivi al Covid dopo sbarco a Pozzallo

Ragusa, sono 11 i migranti positivi al Covid dopo sbarco a Pozzallo. Il sindaco Ammatuna: “Sono abbastanza preoccupato, chiederò percorso clinico”

Ragusa, sono 11 i migranti positivi al Covid dopo sbarco a Pozzallo
Ragusa, sono 11 i migranti positivi al Covid dopo sbarco a Pozzallo

11 migranti risultati positivi al Covid-19 dopo i tamponi eseguiti dallo staff sanitario Asp di Ragusa dopo lo sbarco a Pozzallo. “Gli immigrati risultati positivi, tutti asintomatici, sono già isolati presso una struttura individuata dalla prefettura di Ragusa“, spiega la Regione Sicilia, specificando anche che “i medici e i sanitari dell’Asp hanno dapprima eseguito i test sierologici sull’intero gruppo individuando 19 soggetti positivi, sui quali si è poi proceduto con il tampone che ha confermato la positività per 11 di loro“.

Sulla questione fa un appunto anche il governatore della Sicilia, Nello Musumeci:”I positivi sono di nazionalità pakistana. Ovviamente la Regione dopo avere effettuato su tutti i migranti il test sierologico, ha testato con il tampone i casi di positività rilevata dalla presenza di anticorpi. Continua a emergere un quadro sconfortante nel quale si erge il silenzio del ministero dell’Interno. Ciò mi impone di adottare in giornata una ordinanza. Inutile dire che se a largo di Pozzallo fosse stata individuata una nave per la quarantena queste persone non sarebbero mai sbarcate fino alla conclamata negatività. Stanno giocando con il fuoco!“.

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Anche il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna si dice preoccupato per questa situazione:”Sono abbastanza preoccupato. Quello che chiederò con molta fermezza al ministro e alla burocrazia del Viminale è che si possa ufficializzare un percorso clinico, una procedura nuova, che tenga conto di questa nuova immigrazione asiatica, che forse è quella più pericolosa“. Poi aggiunge: “È più pericolosa, non per l’ordine pubblico, ma dal punto di vista sanitario. Ecco, quello che chiederò oggi al Ministro è che questa procedura clinica, questo percorso clinico che prevede tamponi già sulle navi, possa essere ufficializzata non nel giro di qualche settimana ma nel giro di qualche giorno“.

Per quanto concerne tensioni sociali, il sindaco afferma che “non ci sono mai state nella mia città. Il pericolo di contagio, però è grande in una città come quella di Pozzallo di 20.000 abitanti. Una città di frontiera che ha affrontato con rigore, con disciplina la problematica del lockdown, e l’ha affrontata bene e non vuole correre il pericolo di contagi esterni. Io ritengo che tutto questo si possa evitare. In questo momento noi abbiamo quasi 200 immigrati nel nostro hotspot. Gli immigrati che sono sbarcati ieri sono stati portati in una struttura di accoglienza tra Ragusa e Comiso, a pochi chilometri da Pozzallo. Attendiamo con apprensione l’esito di questi tamponi. In ogni caso ritengo che non si corra alcun tipo di pericolo sanitario. Ho, però, la sensazione e la paura che possa essere percepita dall’opinione pubblica come un pericolo, che in realtà assolutamente non c’è”. 

Il sindaco di Pozzallo chiosa dicendo di avere fiducia nell’aiuto delle istituzioni “e soprattutto se c’è l’aiuto del Ministero, della Regione, delle autorità sanitarie, ritengo che nel giro di pochi giorni si possa formalizzare una procedura che ci aiuta a risolvere il problema. Sono molto fiducioso“.

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