Covid, Mauri:” Rispettiamo le regole o la pagheremo cara ad ottobre”

“C’è una percezione del rischio che mette tutti in difficoltà: il fatto che non si rispettino le regole soprattutto il distanziamento interpersonale e le mascherine può avere effetti molto negativi”, così commenta Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, sulla possibile nuova ondata del coronavirus in autunno.

In attesta dell’autunno dobbiamo seguire le norme per il contenimento del coronavirus nel modo più assoluto. Potrebbe esserci un aumento dei contagi e bisogna cercare da subito di non farlo precipitare. La fase 1 ce la ricordiamo bene e nessuno vuole tornare indietro, soprattutto se la responsabilità è dei cittadini. “Se  oggi ci rilassiamo troppo, rischiamo di pagarla consistentemente ad ottobre“. Lo ha detto Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, a Radio24 parlando dell’emergenza coronavirus e dei controlli sul territorio. Tutti stanno rispettando le regole: dai commercianti agli imprenditori balneari, stanno collaborando nel modo più appropriato. Mauri ha poi rivolto “un forte appello” ai singoli invitandoli “all’autoregolamentazione e alla responsabilità personale”.

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Mauri: in tema di accoglienza bisogna favorire una vera integrazione

“Una forte autoregolamentazione dei comportamenti” aiuta anche l’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, “altrimenti complicatissima”, ha sottolineato Mauri. Particolarmente positiva anche la riunone di ieri con la  ministra Lamorgese che ha presentato una seconda bozza che recepisce molte delle proposte che le forze politiche hanno avanzato in queste settimane di incontri. E’ un testo avanzato: si propone un sistema di accoglienza degno di questo nome, con gli Sprar, che favoriscano l’integrazione”, così a commentato Mauri in tema di decreti sicurezza. “Bisogna riportare il sistema in una dimensione umana, garantire che l’accoglienza venga fatta per piccoli nuclei e distribuirli sul territorio”. La critica è quindi contro il leader della Lega, Matteo Salvini che chiedeva invece di inserire i richiedenti asilo in piccoli centri senza servizi. “Bisogna cambiare il meccanismo e riportarlo a come era prima”. “Avere delle persone integrate, che conoscono la lingua, che riescono a inserirsi nel sistema credo sia interesse di tutti ed è l’opposto di cercare il conflitto”, ha aggiunto Mauri durante l’intervista. Il tema immigrazione e cambio dei Decreti Sicurezza voluti da Salvini è all’ordine del giorno ma non ci sono date certe in cui avverranno i sostanziali mutamenti legislativi.

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