Immigrato aggredito a Marsala, esponenti Pd: “Episodio di matrice razzista”

A Marsala ha avuto luogo un’aggressione ai danni di un immigrato. Stando a quanto denunciato da esponenti del Pd si sarebbe trattato di un episodio a sfondo razziale. Al momento resta difficile definire i contorni della vicenda. Nessuno tra coloro che hanno assistito alla vicenda avrebbe sporto denunce formali. 

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L’aggressione è avvenuta nella notte, tra sabato e domenica, all’interno del centro di Marsala ai danni di un immigrato. Secondo il Pd locale si tratterebbe di una vera e propria aggressione di stampo razzista. Stando a quanto riportato da due esponenti del Pd di Marsala, infatti, la cittadina starebbe vivendo in un clima sempre più ostile, di forte intolleranza. A commentare la vicenda è infatti Marco Campagna, avvocato penalista, ex segretario provinciale del Pd, attuale portavoce di Base Riformista Trapani e uno dei due rappresentanti Pd che hanno denunciato la vicenda. Nessun altro sembra pronto a denunciare alle autorità quanto avvenuto in via Sibilla. E infatti Campagna afferma: “Che nessuno degli aggrediti si sia rivolto alle forze dell’ ordine o sia andato al Pronto soccorso, non vuole dire nulla, magari si trattava di irregolari, ma c’è un clima di paura tra gli stranieri in città, dopo una serie di episodi avvenuti in centro”.

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Stando a quanto riportato dal Corriere la polizia si sarebbe anche recata sul posto e avrebbe individuato l’aggressore. Al momento l’unica versione a disposizione sembra quella degli esponenti del Pd, che avrebbero riferito: al momento dell’aggressione un gruppetto di giovani che stava assistendo al pestaggio avrebbe commentato “così imparano a rispettare gli italiani“. I pochi che parlano sottolineano il contorno razzista dell’aggressione. Campagna si sofferma sulla frase di coloro che stavano assistendo, e commenta: “Lascia pochi dubbi sulla matrice razzista. E’ urgente una maggiore presenza delle forze dell’ordine e un tavolo sulla sicurezza in prefettura, perché dalle scritte sui muri alle aggressioni, come avevamo ipotizzato, il passo è stato brevissimo”. Sulla vicenda si attendono ulteriori aggiornamenti. Nel caso in cui si trattasse di un episodio di intolleranza razzista, però, non si tratterebbe di un caso isolato. Nella zona c’è chi parla di altri episodi di questo tipo, tutti sfociati in un nulla di fatto: nessuna denuncia viene presentata. A commentare la vicenda ora è anche il presidente dell’Anpi per la provincia di Trapani Aldo Virzì: “Ancora un intollerabile episodio di razzismo a Marsala. L’Anpi della provincia di Trapani esprime la sua totale solidarietà al giovane extracomunitario fatto oggetto della violenza razzista di quella, per fortuna sparuta, banda di giovani e meno giovani intrisi di una cultura dell’intolleranza tipica del fascismo di ieri e di oggi. L’Anpi da tempo guarda con preoccupazione quanto succede in alcuni centri della provincia di Trapani, in particolare a Marsala, dove nelle scorse settimane si sono avuti episodi di intolleranza, di violenza verbale anche con vergognose scritte nei confronti dei partigiani marsalesi che onorano la nobile città lilibetana. L’Anpi provinciale ha avuto modo di denunziare la preoccupante situazione anche nel corso di una riunione con i rappresentanti delle forze dell’ordine, voluta dal Prefetto Ricciardi dopo un incontro con una delegazione dell’Anpi. Siamo stati rassicurati dagli impegni presi dai rappresentanti delle forze dell’ordine ai loro massimi livelli; siamo rassicurati dalla vigilanza del signor Prefetto. Questo non fa venire meno la nostra vigilanza e la nostra denunzia per il ripetersi di atti e gesti tipici del razzismo e del neofascismo”.

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Per Campagna a Marsala ci sarebbe un “chiaro disagio dei ragazzi africani”, confermato da altri episodi di questo tipo, tra ingressi negati e “ripetute provocazioni da parte di giovani, che al grido ‘prima gli italiani’, invitano gli extracomunitari ad allontanarsi dal centro”. A raccontare è anche Valentina Villabuona, del Pd, che afferma: “Da mesi assistiamo alle scritte razziste sui muri di Marsala. E ora un’aggressione, che dalle prime ricostruzione, seppur con prudenza, dobbiamo dire che è di matrice razzista. È chiaro che non si può stare a guardare e che ai maggiori controlli, deve anche seguire un lavoro culturale della parte sana di Marsala per arginare chi vuole dare un’immagine completamente distorta di una città che per storia e cultura è accogliente”. Dall’altro lato la polizia municipale riceve poche, o nessuna comunicazione. La comandante Michela Cupini avrebbe commentato anche le scritte sui muri affermando: ci sono, ma “sono sempre le stesse, e sono vecchie”.

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