Tamponi al rientro dalle vacanze: non tutti gli aeroporti effettuano controlli

Sono cominciati i tamponi al rientro delle vacanze. Non tutti gli aeroporti però effettuatno controlli. Sì Roma e Venezia, no Napoli, Milano e Bergamo

 (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Non tutti hanno optato per la vacanza in Italia e quelli che hanno deciso di andare all’estero non sono stati comunque sottoposti a tampone, nonostante venissero dai Paesi a rischio: Grecia, Spagna, Croazia e Malta. In assenza di controlli, saranno proprio i passeggeri a dover auto-segnalarsi agli uffici territoriali in attesa dei test.

I casi di positività continuano a salire in Italia, così come accade in altri Paesi come nel caso della Francia, ma le regioni stanno ancora cercando di trovare l’organizzazione giusta per poter effettuare i test sui turisti di rientro dalle ferie.

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I test

I primi controlli ad essere stati effettuati sono avvenuti all’aeroporto di Fiumicino oggi, domenica 16 agosto, e a Ciampino. La zona riservata ai test ha la capienza di 480 persone contemporaneamente. Questo per quel che riguarda Fiumicino, mentre nell’altro aeroporto romano, si parla di tre box disposti su 150 metri quadrati. Nel Veneto, i controlli sono partiti prima di ferragosto, come avvenuto anche a Pescara e Perugia. A Bologna i test partiranno invece tra qualche giorno.

Le città senza test

tamponi coronavirus

Non tutti ovviamente hanno deciso di mettere in moto i controlli. E’ il caso ad esempio di Bari e Brindisi, dove non si effettuano test negli aeroporti ai turisti provenienti da Malta, Spagna, Grecia e Croazia. Chi sbarca invece a Nap oli, dovrà mettersi in auto-isolamento in attesa dei test che verranno poi effettuati. Chi atterra a Genova, deve auto-segnalarsi alle autorità sanitarie.

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Cosa succede a Milano?

La Lombardia è sicuramente la città più colpita dal Coronavirus e tutti coloro che arriveranno all’aeroporto di Milano Malpensa, Linate e Bergamo-Orio al Serio, dovranno sottoporsi a tampone fuori dagli scali entro 48 ore. Gli aeroporti stanno comunque provvedendo ad installare delle zone in prossimità degli scali dove le strutture ospedaliere potranno effettuare tamponi.

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I passeggeri, da parte loro, dovranno avvertire l’Agenzia di tutela del loro rientro. Sistema che sembra non essere del tutto ben organizzato. Diversi turisti hanno lamentato il fatto di non riuscire a mettersi in contatto per avvisare del rientro, ma in risposta hanno ricevuto:  “E’ ferragosto per tutti! stiamo facendo il possibile”. A riferirlo è il direttore generale Welfare Marco Trivelli. “Il messaggio che vogliamo dare è che non stiamo vivendo una situazione di emergenza. Che chi entra in Lombardia oggi entra in una delle zone più sicure d’Europa. È importante registrarsi anche senza l’ansia di essere sottoposti a tampone il giorno stesso”. Gli ultimi controlli hanno registrato che dei 539 nuovi casi, 273 sono italiani rientrati dallestero.

Sempre a Milano sono state effettuate 5 mila prenotazioni per i tamponi: l’esecuzione dei test è già cominciata, ma dato l’alto numero si pensa di dirottare gli accertamenti nelle varie strutture “drive through” presenti in alcuni ospedali.

 

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