Guerra aperta tra Nello Musumeci e il Viminale: il governatore siciliano insiste

Al centro della contesa c’è l’ordinanza per lo sgombero degli hotspot presenti in Sicilia. Nello Musumeci punta sulle motivazioni di ordine sanitario, il ministro Lamorgese ribatte: “La competenza è del Governo”.

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Tutti i migranti che riempiono gli hotspot presenti in Sicilia dovranno andare via. Anzi no. Questa è la sintesi di una frenetica domenica di fine agosto, con Nello Musumeci e il Governo nazionale che hanno battagliato senza esclusione di colpi. Da una parte c’è il governatore della Sicilia, il quale ha fatto sapere di aver firmato un’ordinanza per il “fuori tutti” dai centri di prima accoglienza. Dall’altra c’è l’esecutivo nazionale, guidato in questo scontro verbale dal ministro dell’interno Lucia Lamorgese. E ci sarebbe in questo caso un problema legato alle competenze.

Musumeci è stato molto chiaro, sia nelle dichiarazioni che nelle righe che compongono questa nuova ordinanza. “Entro le ore 24 del 24 agosto tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e/o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della regione siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio“. Inoltre, il governatore siciliano ha annunciato il divieto diingresso, transito e sosta nel territorio della regione da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane“.

Ma qui viene fuori la reazione da parte del Governo, in particolare del ministro Lamorgese. Il capo del Viminale, senza troppi giri di parole, ha fatto capire che l’ordinanza emessa dal governatore Musumeci non ha alcun valore. E a renderlo pubblico, attraverso le colonne di Repubblica, sono stati alcuni collaboratori del ministro dell’interno. La materia è di competenza statale“, fanno sapere dal Viminale. Ma la sensazione è che siamo solo alla punta dell’iceberg in questa contesa, che a dire il vero rischia solo di creare confusione e di far mantenere lo stato di empasse.

Lucia Lamorgese replica a Musumeci – meteoweek.com

Anche perchè il governatore della Sicilia intende andare avanti nella sua battaglia per liberare la sua terra dai migranti. E lo farà oggi in una conferenza stampa che si preannuncia infuocata. Dalla sua parte c’è la composizione e la pubblicazione di un’ordinanza. Resta da capire se proseguirà questo “muro contro muro” con il Governo nazionale, o se verrà semplicemente inviata l’ordinanza per lasciare l’ultima parola all’esecutivo. In ogni caso, i numeri parlano e non sono di poco conto. Al momento, l’hotspot di Lampedusa ospita circa 1.200 migranti contro una capienza prevista di 192 unità.

Dal canto suo, Nello Musumeci ha fatto capire di farsi garante dei suoi conterranei e dei migranti. Il suo atto di comporre e impugnare l’ordinanza è un atto di puro valore sanitario e per nulla legato a questione elettorali. “Sono soggetto attuatore, con delega dello Stato, di competenze che attengono la materia sanitaria, e solo di quello mi sto occupando“, ha dichiarato il governatore. Tanto che non si è fatto attendere il sostegno da parte di esponenti dei partiti dell’opposizione. D’altronde Nello Musumeci è esponente di Forza Italia, e va letta anche in quest’ottica la reazione entusiasta di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

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D’altro canto, però, c’è la parola del Governo che va in netta contrapposizione con la posizione dell’esecutivo siciliano. Anche perchè c’è un dato che spiega la scarsa pericolosità dei migranti: sui 209 nuovi casi di positività al Covid in Sicilia, solo 33 riguardano migranti arrivati dall’Africa. In ogni caso, il malessere per la situazione degli sbarchi è diffuso in tutta la Sicilia. E non sembra avere condizionalità date dalle appartenenze di partito. Basti pensare che a Trapani e Augusta, i cui sindaci sono rispettivamente un dem e un pentastellato, si è cercato di bloccare l’approdo dei barchini.

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