Musumeci non ci sta: “La macchina del potere si è messa in moto”

Il governatore della Sicilia torna sulla sua ordinanza, impugnata dal Governo e resa nulla dal Tar. “Il magistrato è stato consulente del presidente Zingaretti, ma non mi lascio intimidire”, sostiene Musumeci.

Nello Musumeci – meteoweek.com

Nello Musumeci sembra convinto a non mollare il colpo, a proposito della sua tanto discussa ordinanza. Il governatore della Sicilia ha rilasciato nuove dichiarazioni, con le quali mette nel mirino persino il Tar dell’isola. Da qui sarebbe arrivata l’ultima sentenza: l’ordinanza per l’evacauzione degli hotspot siciliani è nulla. E Musumeci, attraverso un video che è stato diffuso da alcuni notiziari locali, ha lanciato un attacco non da poco. “I fatti sono noti – dice il governatore – . Il governo ha impugnato la nostra ordinanza, lo ha fatto al Tar con un magistrato” che “qualcuno dice, ma è una ‘malalingua’, è stato consulente del presidente Zingaretti che è il capo del partito più importante al Governo“.

Una frecciata nei confronti dell’attuale esecutivo, che si è opposto all’ordinanza per liberare la Sicilia dai clandestini. Ma poco dopo, attraverso il suo profilo su Facebook, l’esponente del centro-destra ha proseguito il proprio attacco. E nel mirino c’è ancora il Governo, che per il momento sembra non voler muovere un dito nonostante gli hotspot dell’isola abbiano troppi migranti al proprio interno. “Sta facendo effetto la decisione del Tar Sicilia di dire che l’ordinanza del presidente della Regione è nulla“, esordisce il governatore isolano.

Secondo Musumeci “la macchina infernale del potere si è messa in moto. Ma la macchina deve sapere che noi siamo rotti a tutte le esperienze e non ci lasciamo assolutamente intimidire“. Il governatore siciliano difende il proprio operato, facendo capire che “qui nessuno vuole fare il Masaniello o l’uomo di rottura, ma abbiamo il dovere di difendere i diritti dei siciliani e andiamo avanti“. Si tratta di una presa di posizione netta, che probabilmente non si fermerà a questa prima ordinanza già respinta. Anche perchè, secondo il presidente di regione, la situazione degli hotspot potrebbe restare critica a lungo.

Anche Leoluca Orlando attacca Musumeci – meteoweek.com

Tuttavia, non mancano le repliche piccate nei confronti di Musumeci. Sia per la stesura della tanto discussa ordinanza, sia per le ultime dichiarazioni di fuoco nei confronti del Governo. A replicare è stato in primis il capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciiana, Giuseppe Lupo: “A forza di frequentare Salvini, Musumeci ne sta prendendo tutte le peggiori abitudini, ad iniziare da un linguaggio che poco si addice al ruolo che occupa. Siamo di fronte a una deriva leghista del governo regionale che ormai utilizza quotidianamente il tema dei migranti in maniera strumentale, proponendo false soluzioni del tutto inattuabili“.

Non poteva mancare l’intervento da parte di Leoluca Orlando. Il sindaco di Palermo, che è stato spesso in contrasto con Salvini proprio sul fronte dell’immigrazione, sostiene che ci siano altre cose più importanti da fare per contrastare l’avanzata del Covid, piuttosto che scagliarsi contro i clandestini. “Per contrastare la diffusione del Covid-19 a Palermo e in Sicilia – dice Orlando – servono più tamponi ai cittadini, più tracciabilità dei turisti, gratuità dei test per i dipendenti pubblici che hanno rapporti col pubblico. Certamente non servono polemiche fra istituzioni e conflitti fra poteri dello Stato“.

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Ma non manca lo schieramento, da parte dei colleghi, in favore del giudice del Tar Sicilia che ha annullato l’ordinanza del governatore. Come nel caso di Fabio Mattei, presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati amministrativi. “Quelle di Musumeci sono affermazioni che hanno superato il limite – dice – . Attaccare personalmente un giudice per una decisione non condivisa, mettere in discussione la sua autonomia è grave, perché così si contesta alla base l’indipendenza stessa della giustizia“.

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