Papà stupra e strangola bimba di 9 mesi: la piccola muore in ospedale

Luis Luna è stato arrestato lunedì scorso a seguito dell’omicidio della figlioletta di 9 mesi: stuprata e poi strangolata, secondo l’accusa. Sarà l’udienza programmata a definire il caso.

Luis Luna
il 23enne Luis Luna – foto via WBRC

Tragico episodio, quello avvenuto negli Stati Uniti. Il 23enne Luis Luna è stato accusato di omicidio a seguito della morte di sua figlia Savayah Mason, di soli 9 mesi. La piccolina, spiega l’accusa, è stata prima violentata, poi strangolata da suo padre, mentre si trovavano nella loro abitazione di Houston, nello stato del Texas. La piccola Savayah sarebbe stata soccorsa tempestivamente dai paramedici, a seguito di una chiamata di emergenza pervenuta alle autorità. La bimba, trasportata d’urgenza in ospedale, è tuttavia morta poco dopo.

Violentata e uccisa nel suo seggiolino

Luis Luna è stato arrestato lunedì scorso a seguito dei primi rilievi effettuati dalle autorità in merito al caso della morte di Savayah Mason, avvenuta lo scorso 24 agosto. Il 23enne avrebbe dovuto comparire ieri davanti al giudice, ma non si è presentato. Sarà la prossima udienza programmata, però, a definire meglio il caso. Nessuna cauzione – si ipotizza – lo salverà dal carcere, se l’accusa dovesse essere confermata.

Secondo le prime ricostruzioni, offerte dalle fonti locali, sarebbe stata la madre a portare la piccolina nell’appartamento del padre. L’uomo, infatti, viveva insieme ai suoi tre fratelli, non si sa se presenti al momento dell’accaduto. Secondo quanto riportato dalle fonti, pare che Luna abbia dichiarato di essersi svegliato la notte e di aver scoperto che sua figlia, che dormiva in un seggiolino accanto al suo materasso ad aria, non rispondeva alla sua voce. Avrebbe in un primo momento cercato di effettuare delle manovre di primo soccorso, ma in seguito avrebbe poi chiamato il servizio d’emergenza.

Luis Luna - Texas
foto via ABC13 Houston

Una volta trasportata in ospedale, i medici avrebbero però notato diversi segni di violenza sul corpicino della piccola. Da qui, dunque, sono partite le prime segnalazioni alla polizia, che ha poi aperto un’indagine. Sarebbe però stata l’autopsia sul corpo di Savayah a confermare l’ipotesi già avanzata dai dottori: la piccola è stata prima violentata dal padre, poi strangolata durante o subito dopo gli abusi.

“Quando l’ha fatta sdraiare [sul seggiolino], l’uomo ha allacciato le cinghie come si fa con i bambini quando viaggiano in macchina, ma potrebbe averle strette troppo, e forse è quello che ha causato la sua morte,” si legge nei documenti. Il giorno successivo alla morte della bimba, però, le autorità hanno disposto un mandato di perquisizione nell’abitazione dell’uomo. Secondo quanto viene riportato, nell’appartamento dove si è consumato l’episodio sarebbero state ritrovate delle “salviettine insanguinate per neonati in un sacco della spazzatura nella veranda dove l’imputato dormiva”. “Non c’erano pannolini nella borsa dove sono state recuperate le salviettine”, spiegano le autorità.


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Nel frattempo, la madre della piccolina, Ya’Niece Mason, ha iniziato una raccolta fondi nella speranza che qualcuno possa aiutarla con le spese del funerale. “Si tratta di una causa molto importante per me, non posso permettermi al momento il funerale di mia figlia”, spiega la donna. Mentre lo sceriffo della Contea di Harris, Ed Gonzalez, ha postato su Twitter: “Straziante. Uno tra i peggiori casi. Possa questo piccolo angelo riposare in pace“.

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