Novità e ascolto: cos’è la Buona Novella? | Il Vangelo di oggi 4 settembre 2020

Il Vangelo, la Buona Novella… ma cos’è? Come possiamo viverlo e capirlo? Tutto parte dall’ascolto, e dal modo migliore per accogliere una novità: abbandonando i vecchi schemi mentali

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Novità ascolto: cos’è la Buona Novella? | Il Vangelo di oggi – meteoweek.com (Adobe Stock)

LITURGIA DELLA PAROLA – Venerdì 4 Settembre 2020

S. Rosalia; B. Caterina Mattei
22.a del Tempo Ordinario (anno A)
La salvezza dei giusti viene dal Signore
1Cor 4,1-5; Sal 36; Lc 5,33-39

PRIMA LETTURA

Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1Cor 4,1-5
Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele. A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 36)

R: La salvezza dei giusti viene dal Signore.
Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore. R.

Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno. R.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli. R.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati. R.

IL VANGELO DI OGGI – Venerdì 4 settembre 2020

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.
+ Dal Vangelo secondo Luca 5,33-39
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI – La novità e l’ascolto: la Buona Novella

La parabola di oggi è molto profonda e si rifà al concetto di abitudini e tradizioni: il vino nuovo e il vestito nuovo simboleggiano il Vangelo annunciato da Gesù: una Buona Novella totalmente innovativa, fresca, che male si adatta con le tradizioni millenarie dell’Antico Testemento del popolo ebraico di allore, o con le nostre oggi, assodate da tempo. Ma come possono il nuovo e il vecchio incontrarsi? Pensando al concetto del “compimento” di cui Gesù ci parla: “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento” (Mt 5, 17).

Tutto ciò che è assodato, che conosciamo come strategia vincente da non cambiare, non può durare per sempre allo stesso modo. Eppure, ci dice Gesù, il vecchio e il nuovo insieme non stanno bene. C’è bisogno ad un certo punto di una scelta: o di rimanere a quel (vino) vecchio così “gradevole” delle nostre certezze incrollabili, oppure di aprirsi a qualcosa di diverso, alla novità. Una novità che somiglia a ciò che era prima, che ha elementi di ciò che era prima, ma che è diversa, è un nuovo “prodotto”, una nuova idea, un nuovo modo di pensare e di vivere, non proveniente da noi stessi, ma dal nostro Gesù. In che senso? E come fare per adottare nuovi schemi mentali che nascano da Gesù e sia adattino a noi, e non che nascano da noi e si conformino a Lui?

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Con l’ascolto. Con l’ascolto della Parola di Dio, meditata in profondità, osservata da chi davvero la vive, vissuta o cercata da qualche parte, senza sosta. Perché se è vero che chi tra la verità e Cristo sceglie la verità, troverà Cristo (come dice la filosofa, mistica e scrittrice francese Simone Weil) e chi accoglie Cristo accoglie tutta la verità, quella di cui Lui ci farà partecipe.

Quando l’avremo trovata, capiremo che non l’abbiamo inventata noi. Perché nulla si inventa. Si possono al massimo mescolare elementi e conoscenze vecchie tra di loro e crearne una nuova. Il nuovo di zecca, la notizia davvero innovativa, ce la dà Gesù, ed è qualcosa che viene dal Cielo.

E se dal Cielo noi accetteremo la sua Buona Notizia dell’amore e della Resurrezione, i nostri vecchi schemi mentali non ci sembreranno più così interessanti! Eppure potremo intravederli, rinnovati, in quel mare di nuove idee, modi di vedere e sentire, di vivere, che Gesù ci propone e che vengono direttamente dal suo Cuore, aperto per noi.

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