Caso Sabrina Beccalli: rinvenute ossa umane nell’auto bruciata

Caso Sabrina Beccalli: rinvenute ossa umane nell’auto bruciata. All’inizio si credeva fossero resti della carcassa di un cane

Caso Sabrina Beccalli: rinvenute ossa umane nell'auto bruciata
Caso Sabrina Beccalli: rinvenute ossa umane nell’auto bruciata

Si tratta di “ossa umane”, quelle rinvenute sabato 15 agosto nella Panda bruciata e che invece si credeva fosse la carcassa di un cane. Due veterinari avevano detto che erano resti di un animale. Poi, martedì 18 agosto i carabinieri hanno arrestato il presunto colpevole, Alessandro Pasini, denunciato per omicidio e distruzione di cadavere. E qui le cose iniziano a cambiare. Pasini non risponde a nulla ma viene accusato di aver distrutto il corpo perché Sabrina Beccalli non si trova. Venerdì 21 agosto Pasini confessa di aver bruciato auto e cadavere della donna. Nessuno gli crede, tranne il suo avvocato. Mercoledì 26 agosto i Ris ispezionano case e auto bruciata. Trovano pezzi di osso corti e uno più lungo. Il legale di Pasini pensa sia una clavicola e si rivolge al medico legale Angelo Grecchi che esaminando una foto, con tutte le cautele che servono in questi casi, conferma l’ipotesi.

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Intanto proseguono le ricerche ma di Sabrina nessuna traccia, al che si inizia a pensare che forse Pasini non ha mentito. La foto viene mostrata all’anatomo patologo Cristina Cattaneo e si dice che lei avrebbe scorto un cadavere e non una carcassa. Il dubbio è da ieri certezza, ossia si tratta di cadavere, di ossa umane e non di cane. Manca solo l’esame del Dna. “I parenti sono sconcertati e attoniti per quel che hanno saputo e soprattutto perché adesso sanno che quella smaltita nell’inceneritore era Sabrina”, dice l’avvocato Antonino Andronico. L’indagine intanto prosegue e lunedì si terrà una nuova ispezione dei Ris a Crema e poi del generale Luciano Garofano nella casa del delitto.

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